Messias scoppia in lacrime, fa gol dopo i primi 22 minuti in Champions: è l’eroe del Wanda
Il sogno di Junior Messias ora è completo. Ha fatto tutto da solo al ‘Wanda Metropolitano' dopo il suo ingresso in campo nella ripresa. Ha preso palla a metà campo, l'ha girata sulla sinistra e ha poi seguito l'azione correndo in verticale verso la porta di Oblak. In tempo per raccogliere al meglio il cross da sinistra di Kessié e mettere in rete la palla dello 0-1 che vale la vittoria del Milan che tiene viva la speranza di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Battere l'Atletico Madrid al Wanda Metrpolitano dopo 22 minuti dall'esordio in Champions è molto più di un sogno realizzato per un giocatore che fino a due anni fa giocava al Gozzano e che era arrivato in Italia lavorando come fattorino di elettrodomestici.
Messias ha spiccato poi il volo nel calcio iniziando a giocare con i suoi colleghi di lavoro (un gruppo di peruviani) nello Sport Wariqe, nel campionato Uisp di Torino. Da quel momento in poi, dopo essere stato notato da Ezio Rossi, andò a giocare al Fossano prima di passare al Casale in Eccellenza e poi al Chiari in Serie D. Il resto è storia, con il passaggio alla Pro Vercelli, poi al Gozzano, fino al salto al Crotone con il quale esordirà in Serie A prima di essere acquistato dal Milan con la formula del prestito a 2,6 milioni di euro con diritto di riscatto a 5.4 milioni più 1 di bonus. Questa sera ha visto quel sogno materializzarsi anche nel più grande palcoscenico del calcio europeo, a Madrid, davanti agli occhi attoniti del ‘Cholo' Simeone trafitto dal suo colpo di testa.
Neanche il tempo di vedere la palla gonfiare la rete che Messias scoppia immediatamente in lacrime. Troppo forte l'emozione di pensare al suo incredibile percorso che questa sera l'ha visto entrare di diritto nella storia del grande calcio europeo: "Il gol è stato d'istinto, ho iniziato la giocata e ho messo la palla in rete – ha detto Messias a fine gara ai microfoni di Amazon Prime – Quando sei sereno fai grandi cose ma l'umiltà deve essere sempre costante, non puoi abbatterti con le critiche e nemmeno esaltarsi quando le cose vanno bene". Pochi dubbi sulla dedica speciale a fine partita: "Dedico questo gol alla mia famiglia e ai miei amici, ma sopratutto a chi mi ha portato al Milan".
