Messi trascorrerà la notte prima della finale contro la Francia con un motivatore speciale
La notta prima della finale dei Mondiali contro la Francia. Lionel Messi la trascorrerà avendo accanto una persona speciale, l'unica che forse può aiutarla a trascorrere la vigilia di un match tanto atteso dall'Argentina e dal calciatore stesso. Sa che una vetrina del genere in carriera non l'avrà mai più mentre di quella del 2014 porta ancora i segni addosso.
Non c'è più nemmeno lo spettro di Maradona a incombere su di lui, la mano de d10s gli ha dato un segno di pace e lo ha aiutato a trascinare (finalmente) la squadra. È successo durante il match furibondo contro l'Olanda, il copione s'è ripetuto – sia pure in un contesto differente – con la Croazia.
La rete del 3-0, la personalità con la quale indica ai compagni di nazionale come sistemarsi in campo e dove far scorrere la palla, lasciano presagire che questa (forse) è la volta buona. Che questo (finalmente) è il suo tempo. Che se i campioni fanno spavento per compattezza, versatilità e talento (come quello di Mbappé), la Seleccion può giocarsi altre carte e in mano ha l'asso che può cambiare mano e partita.
Ad ascoltare Messi, a dargli forza, a distrarlo dai cattivi pensieri, a infondergli fiducia nel momento più delicato c'è un amico speciale. Dividerà con lui la stanza d'albergo nella la Pulce aveva chiesto di dormire da solo. È Sergio Aguero che con Lio ha un legame particolare. Assieme hanno vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 2008, assieme hanno trionfato nell'ultima edizione della Copa America. Ma l'unione va oltre il campo di gioco: il ‘dieci' della Seleccion è padrino del figlio tredicenne del Kun (Benjamin).
Sarà come andare in campo. se un anno fa ad Aguero non avessero diagnosticato un problema cardiaco con ogni probabilità oggi sarebbe nel ritiro dell'Albiceleste non da ospite ma da calciatore che insegue un sogno. L'impulso, lo spirito gli sono rimasti tant'è che giovedì scorso ha anche scambiato qualche tocco con gli ex compagni. Adesso potrà essere utile nelle veste di consigliere, fratello maggiore, di quello che c'è quando serve.
Il Kun e Messi si ritroveranno nella stessa stanza un'ultima volta. Ricorderanno i tempi andati, le avventure di una vita. In altre occasioni hanno condiviso la stanza: "Mi diceva che lasciavo sempre la tv accesa di notte…", ha ricordato l'ex calciatore. Cose che non puoi capire, non puoi spiegare se non ci sei dentro fino al collo. Essere una squadra è qualcosa che va oltre gli schemi e gli allenamenti.