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Messi salva Miami dall’eliminazione al 97′: è innocuo a metà campo, si inventa un assist irreale

Un’irreale magia di Leo Messi a tempo quasi scaduto salva l’Inter Miami dalla certa eliminazione nella semifinale di U.S. Open Cup contro Cincinnati: la Pulce si inventa un assist pazzesco da un innocuo possesso a centrocampo regalando a Campana il pallone per il 2-2.
A cura di Michele Mazzeo
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Chi pensava che Lionel Messi fosse andato a giocare negli Stati Uniti per godersi una ricchissima pensione è costretto nuovamente a ricredersi dopo quanto fatto dalla Pulce nella semifinale dell'U.S. Open Cup che vedeva la sua Inter Miami scontrarsi con l'FC Cincinnati. Pur non scrivendo il proprio nome sul tabellino dei marcatori il sette volte Pallone d'Oro ha messo la sua impronta sulla qualificazione alla finale arrivata soltanto ai calci di rigore dopo il pirotecnico 3-3 con cui si erano conclusi i supplementari.

Già, perché se la partita non si era chiusa già al termine dei tempi regolamentari il merito è tutto del 36enne argentino e dell'ennesima magia tirata fuori dal cilindro quando la sua squadra era ormai quasi certa dell'eliminazione. Ci ha infatti pensato lui a rimettere le cose a posto per Miami sotto per 2-0 a 22 minuti dalla fine. E come spesso gli è accaduto in carriera lo ha fatto in un modo tutt'altro che banale. Una sua assistenza su calcio di punizione ha infatti consentito a Leonardo Campana di siglare il 2-1 e riaprire i giochi qualificazione.

Ma la vera magia arriva quando mancava appena un minuto alla fine degli otto minuti di recupero assegnati dall'arbitro con Cincinnati che pensava ormai di aver portato a casa la vittoria. Un assist irreale dalla trequarti che permette nuovamente al centravanti ecuadoriano di depositare il pallone il rete, siglare il 2-2 e salvare l'Inter Miami dalla certa eliminazione. Un cross quello di Lionel Messi che lascia tutti senza parole: l'argentino riceve palla a centrocampo e trasforma subito quello che sembrava un possesso innocuo in una perla che sorprende la difesa avversaria. Potenza e precisione del colpo sono perfette con il pallone che sembra telecomandato nel momento in cui ha i giri giusti nello scavalcare il tentativo di colpo di testa del difensore avversario e finisce invece sulla testa del compagno di squadra che deve solo indirizzare verso la porta per mettere a segno il gol che tiene in vita la sua compagine.

Un gol quello inventato dalla Pulce che cambia anche l'inerzia di un match fin lì a favore di Cincinnati. Pochi minuti dopo l'inizio dei supplementari infatti l'Inter Miami si porta addirittura in vantaggio grazie alla rete dell'ex Torino Josef Martinez pareggiata però nel secondo supplementare dalla marcatura di Kubo. La vittoria che vale la qualificazione alla finale (che vedrà Messi e compagni sfidare Houston) arriva poi ai calci di rigore dove a prendersi la scena, con il benestare del sette volte Pallone d'Oro, sono stati il portiere Drake Callender che ha parato il rigore calciato da Hagglund e il 18enne di origini argentine Benjamin Cremaschi che ha trasformato il penalty decisivo e fatto scattare la festa in casa Miami.

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