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Messi ritrova in campo quel bimbo malato di cancro di cui realizzò il sogno: Chris ce l’ha fatta

Una storia bellissima a margine della partita tra Inter Miami e Charlotte: Leo Messi ha incontrato qualcuno che aveva conosciuto 10 anni fa, all’epoca era un bambino malato di cancro al fegato. Chris Hegardt ce l’ha fatta: è guarito ed è diventato un calciatore professionista.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il 4-0 dell'Inter Miami sul Charlotte FC, oltre a ribadire quanto sia stato travolgente l'effetto Messi sul calcio nordamericano, contiene una storia umana meravigliosa, in cui il pallone è il sottofondo della vita. È stato lo stesso club della Carolina a renderla nota, con un tweet in cui immortala il saluto tra Leo Messi e Chris Hegardt – avvenuto a margine del match giocato venerdì scorso – e posta anche una foto vecchia di 10 anni, in cui si vedono gli stessi due protagonisti, ma in tutt'altro contesto.

Era il 2013 e il campione argentino, che all'epoca vestiva la maglia del Barcellona, incontrò un gruppo di bambini e adolescenti a cui era stato diagnosticato un cancro. Un sogno realizzato tramite la fondazione Make A Wish: far dimenticare per qualche ora a quei ragazzi la propria dura condizione passando una giornata di calcio con Messi. Tra i presenti c'era un bambino di 11 anni che aveva un tumore al fegato ed era in attesa di trapianto: era Christopher Hegardt, oggi 21enne centrocampista in salute del Charlotte. Dieci anni dopo, quel cerchio si è chiuso con un incontro emozionante tra i due.

Hegardt si sottopose a sei cicli di chemioterapia e ricevette il trapianto di fegato che gli salvò la vita, e da lì è iniziata la sua carriera giovanile, che lo ha infine portato nel gennaio del 2022 a diventare un calciatore professionista in Major League Soccer col Charlotte, con cui da allora ha totalizzato 11 presenze. Durante le sofferenze, gli interventi chirurgici, la nausea e i farmaci anti-rigetto quotidiani, la prospettiva di tornare in campo e poter coronare il proprio sogno di diventare un calciatore è stata la luce in fondo al tunnel per Chris.

Chris Hegardt con la maglia del Charlotte FC
Chris Hegardt con la maglia del Charlotte FC

"Durante tutti i miei trattamenti medici, la mia mente era sempre sul ritorno al calcio – ha detto qualche tempo fa – Questo mi ha aiutato in tutto quello che ho passato perché mi sono sempre concentrato sul calcio. Ha spinto la mia mente ad essere forte e a non arrendersi mai. Non importa quanto mi ammalassi, dovevo solo andare avanti. Mi sono prefissato l'obiettivo di tornare in campo".

L'abbraccio bellissimo tra Messi e Hegardt a margine di Inter Miami-Charlotte FC
L'abbraccio bellissimo tra Messi e Hegardt a margine di Inter Miami-Charlotte FC

Hegardt non è mai stato solo nella sua battaglia, aveva i suoi genitori e tre fratelli maggiori sempre al suo fianco, ad incoraggiarlo in ogni passo verso la guarigione. "Erano sempre lì per me – ha ricordato il 21enne – Ci sono stati molti momenti difficili. Durante i cicli di chemio, ogni pasto che mangiavo lo vomitavo. Avere i miei fratelli al fianco mi ha aiutato a rimanere positivo". Chris non ha mai smesso di crederci e ce l'ha fatta: quell'abbraccio con Messi va oltre il calcio, è vita.

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