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Messi interrotto durante l’intervista: arriva il Ct croato e gli fa dimenticare van Gaal

Leo Messi non si aspettava che la sua intervista al termine di Argentina-Croazia venisse interrotta dal Ct croato Zlatko Dalic: un momento che non dimenticherà.
A cura di Paolo Fiorenza
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"Ogni quarto d'ora Messi infrange un record": la battuta di Lele Adani nella sua travolgente telecronaca di Argentina-Croazia riassume perfettamente la prestazione mostruosa del capitano dell'Albiceleste, più che mai un uomo in missione con un solo obiettivo nella testa e nel cuore, riportare la Coppa del Mondo in patria 36 anni dopo l'epopea leggendaria di Diego Armando Maradona a Messico '86.

"La finale di domenica sarà la mia ultima partita in un Mondiale – dice Messi nel dopo partita – Mancano diversi anni al prossimo e non credo che ci sarò. Finire così è il massimo". Come dargli torto, dopo che si è esibito in una prova che entra di diritto negli annali delle migliori prestazioni individuali mai viste su un palcoscenico di così alto livello. Dicevamo dei record, sono a bizzeffe: dalla 25ª presenza nelle fasi finali dei Mondiali (eguagliato Matthaus) ai gol (con 11 è il primo nella storia dell'Argentina, staccato Batistuta), agli assist (8, come Maradona), alla somma di questi due dati (19, come Klose, Ronaldo il Fenomeno e Gerd Muller, una lunghezza dietro Pelé). E poi ancora altri record, in una sequenza magica che può essere ulteriormente rimpolpata nella finale contro la vincente tra Francia e Marocco.

Restringendo il cerchio solo all'attuale edizione, Messi è capocannoniere con 5 reti alla pari con Mbappé, ci ha aggiunto 3 assist e ha sollevato per 4 volte il premio di ‘Man of the match' (contro il Messico nella fase a gironi e poi nelle tre partite ad eliminazione diretta contro Australia, Olanda e Croazia). Un dominio tecnico e carismatico raramente visto da parte di un singolo giocatore nella storia di un torneo: inevitabile scorgere dietro le spalle di Leo la sagoma di Maradona, impegnato anche lui – agli occhi degli argentini – nello spingere il suo degno erede calcistico verso il trionfo mondiale.

Nel dopo partita c'è stato un momento molto bello quando Messi è stato interrotto durante la sua intervista in diretta con la Tv argentina da una persona che ha richiamato la sua attenzione per salutarlo con calore: era il Ct della Croazia Zlatko Dalic, che gli ha stretto la mano e si è congratulato con lui per quanto fatto sul campo.

Una scena ben diversa dall'aspro confronto andato in scena dopo il fischio finale del match dei quarti di finale contro l'Olanda, quando il capitano argentino ebbe un animato faccia a faccia sul campo con il Ct oranje Louis van Gaal, regolando vecchi conti con lui alla luce di precedenti dichiarazioni del tecnico.

Così come è stato inevitabile pensare all'intervista a caldo di Messi dopo la partita con l'Olanda, quando un furioso Leo aveva dato dell'idiota all'attaccante Wout Weghorst, rifiutandosi di scambiare la maglia con lui. Veleni di cui – pur con le polemiche da parte croata per l'arbitraggio di Orsatonon c'è stata stavolta traccia nei saluti finali tra argentini e croati, improntati al massimo rispetto e fairplay.

Dalic d'altro canto è stato prodigo di elogi per Messi anche nelle sue successive dichiarazioni alla stampa: "La sua qualità ha deciso la partita. Non credo ci sia molto altro da dire sul suo talento, è stato il miglior giocatore al mondo negli ultimi 15 anni. Sta giocando al massimo, è il Messi che speravamo di vedere".

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