Messi inchiodato da un video, Canelo Alvarez minaccia di pestarlo: “Preghi Dio che non lo trovi!”
L'Argentina è uscita dal fosso in cui si era cacciata con la sconfitta all'esordio contro l'Arabia Saudita battendo il Messico nel secondo match del suo girone dei Mondiali. Il 2-0 targato Messi e Fernandez ridà ossigeno alla squadra di Scaloni che adesso deve completare l'opera vincendo contro la Polonia nell'ultima partita del raggruppamento. Solo in quel caso sarà sicura di qualificarsi agli ottavi di finale, altrimenti in caso di pareggio dovrà guardare il risultato della sfida giocata in contemporanea tra Messico e Arabia Saudita, entrambe ugualmente in ballo per il passaggio del turno.
Lozano e compagni dal canto loro devono solo vincere contro i sauditi, intanto si leccano le ferite della sconfitta incassata da parte dell'Albiceleste. Una partita molto corretta in campo, a dispetto della rissa selvaggia che l'aveva preceduta tra i rispettivi tifosi per le strade di Doha. Nel dopo gara la gioia liberatoria dei giocatori argentini si è scatenata negli spogliatoi, come documentato da un lungo video pubblicato sui social.
Nel filmato – diffuso da Nicolas Otamendi – si vedono i calciatori di Scaloni cantare a squarciagola il coro preferito di Messi: "Sono nato in Argentina, terra di Diego e Lionel, dei ragazzi delle Malvinas che non dimenticherò mai/Non te lo so spiegare, perché non capirai, le finali che abbiamo perso per quanti anni ho pianto/Ma so che è finita, perché al Maracanà la finale con le brazucas l'ha vinta ancora papà/Ragazzi, ora siamo di nuovo emozionati, voglio vincere il terzo, voglio essere campione del mondo/E possiamo vedere Diego, in paradiso, con Don Diego e con Tota, incoraggiare Lionel".
Un entusiasmo comprensibile, ma qualcuno ha allungato l'occhio e gli è sembrato vedere sotto i piedi di Messi dei colori familiari: quelli della bandiera del Messico. Da lì ad accusare il capitano dell'Argentina di usare il simbolo in questione per pulire il pavimento dello spogliatoio il passo è stato breve. È impossibile stabilire con certezza dalle immagini se sia davvero così, anche se in effetti sembra che si tratti della maglietta numero 18 del Messico, evidentemente scambiata a fine partita col suo proprietario, ovvero Andres Guardado. Fatto sta che la cosa è arrivata alle orecchie di Saul ‘Canelo' Alvarez, campione messicano di boxe, attuale detentore del titolo mondiale dei supermedi e considerato uno dei pugili più forti in circolazione.
Il 32enne è esploso nella notte su Twitter minacciando senza mezzi termini Messi di cambiargli i connotati: "Hanno visto Messi pulire il pavimento con la nostra maglia e bandiera??? Preghi Dio che non lo trovi!! Proprio come io rispetto l'Argentina, tu devi rispettare il Messico!!".
Inutile dire che i post di Canelo Alvarez hanno scatenato il putiferio tra i commenti, tra chi ha detto che il pugile ha esagerato nella sua reazione e chi difende a spada tratta il fuoriclasse argentino spiegando che non è uno che fa gesti di questo tipo e la maglia era a terra per puro caso non certo per essere calpestata. A questo punto c'è da aspettare la risposta di Messi, se vorrà chiarire la cosa, oppure preferirà soprassedere per concentrarsi al massimo sul prosieguo dei Mondiali.