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Messi incanta in campo poi gela tutti sul proprio futuro: “Dopo il Mondiale molte cose cambieranno”

La Pulga illumina nel 3-0 al Venezuela poi apre scenari inaspettati sul proprio futuro: “Non so cosa farò dopo, tante cose da riconsiderare”. E fischiano le orecchie anche al Psg.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lionel Messi prima fa sognare i tifosi dell'Argentina, poi gela tutti sul suo futuro. Che riguarda in primo luogo la Nazionale ma che potrebbe riferirsi anche a ciò che gli riserverà il destino nel Paris Saint Germain, sua attuale croce dopo le recenti delusioni e le feroci critiche. In mezzo, però, ci saranno i Mondiali in Qatar dove la Seleçion si appresta ad assumere le vesti della protagonista, con un cammino nelle qualificazioni che va oltre ogni semplice entusiasmo. Con la ‘passeggiata' contro il Venezuela nella partita vinta 3-0, l'Argentina ha strappato il 30° risultato utile consecutivo, a conferma di un gruppo a disposizione di Scaloni da mille e una notte.

Prima le magie in campo, per una Argentina che detta subito la propria legge e chiude la sfida contro il Venezuela con un tris d'autore che porta le firme di Di Maria, Gonzalez e Leo Messi. Una squadra per palati sopraffini con tanta qualità in campo e in panchina, senza dimenticare quella in esubero – in primis Lautaro Martinez, fermato dal Covid. A segno per primo ci va l'attaccante della Fiorentina, assistito da un'altra vecchia conoscenza del nostro calcio, Rodrigo De Paul che più tardi si ripete a favore di De Maria per il 2-0 che si trasforma in 3-0 a dieci dal termine grazie alla zampata vincente di Leo Messi.

La Pulga è stato ancora una volta il trascinatore dei suoi, inventando e provando la via del gol in prima persona. Una gara di qualità per un Messi che da tempo si è scrollato dalle spalle i complessi con la maglia della Nazionale sciolti nel successo in Copa America e che ora si appresta a trascinare anche durante i Mondiali in Qatar,  ai quali l'Argentina si è qualificata da tempo, dove l'obiettivo è quello di arrivare fino alla fine perché Scaloni in mano ha una rosa tra le prime tre al mondo. Lo hanno dimostrato ancora una volta contro il Venezuela ma lo stanno ribadendo da 30 uscite a questa parte, con obiettivo superare i rivali del Brasile per conquistare anche il filotto più lungo di sempre di gare senza sconfitte (i verdeoro guidano a 33, a sole tre gare).

In tutto questo, Messi è stato applaudito dal proprio pubblico che si sta godendo il Pallone d'Oro che a 35 anni non sembra avere intenzione di rallentare. Ma ci pensa la stessa Pulga a gelare un po' tutti e a quietare gli animi, con le sue dichiarazioni del dopo partita che lasciano aperte le porte a scenari tutti da scoprire. Come detto, oramai in parabola discendente, se non nella qualità di certo negli anni da giocare, Messi ha ammesso di essere arrivato ad un punto di non ritorno: i Mondiali del Qatar. "Non so cosa farò dopo, penso solo a quello che ci sarà a breve, l'Ecuador martedì, le partite di giugno e settembre e, dopo, il Qatar. Dovrò riconsiderare tante cose, a seconda che vada bene o male. Ma speriamo che vada nel migliore dei modi".

Cosa avrà voluto dire Messi con il "riconsiderare tante cose"? Il messaggio è riferito sicuramente ad una Argentina che perderà pezzi importanti, tra cui Di Maria che già annunciato l'addio, e potrebbe oramai fare a meno anche di Messi che vorrebbe salutare con la conquista della vetta più alta: "È da un po' che mi sento felice qui, anche da prima di vincere la Coppa America e sono grato a tutti per come mi fanno sentire ogni volta che torno in Argentina". E poi di nuovo: "Certamente dopo il Mondiale molte cose cambieranno". Un possibile addio che potrebbe collimare anche con enormi cambiamenti nella sua vita professionale di club. Parole che avranno fatto fischiare le orecchie anche al Psg che non sta attraversando un gran bel momento.

"Molte cose cambieranno", dopo il Mondiale, quindi a partire dal prossimo inverno, in piena stagione agonistica che Leo Messi inizierà verosimilmente con la maglia dei parigini ma in una dimensione totalmente nuova che potrebbe portarlo a riconsiderare per tempo tutto, da qui al prossimo giugno, ben prima del Mondiale. Ma al di là di maremoti dietro l'angolo all'ombra della Torre Eiffel, la prossima potrebbe coincidere anche con l'ultima stagione al Psg, con il contratto che è in scadenza a giugno 2023.  I presupposti per continuare non ci sono più, al momento, difficile vedere all'orizzonte vere e proprie schiarite. Dopo il Mondiale, dunque, potrebbe arrivare un duplice addio: all'Argentina e a Parigi. Ma non al calcio, perché il futuro di Messi potrebbe continuare o in Qatar o in America, dove i talenti svernano ritagliandosi altre stagioni di gloria.

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