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Messi inarrestabile, segna ancora: poi arriva un campione NBA ma lui non sa assolutamente chi sia

Leo Messi continua nel suo impatto devastante sul calcio americano: anche stanotte il campione argentino è andato a segno, nel quarto di finale di Leagues Cup che ha visto l’Inter Miami battere Charlotte per 4-0. VIP e campioni di altri sport fanno la fila per salutarlo, lui fa finta di conoscere tutti…
A cura di Paolo Fiorenza
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C'è un uomo solo al comando nel calcio americano: Leo Messi vi si è abbattuto come un tornado, trascinando di peso l'Inter Miami – che prima del suo arrivo era una squadra derelitta – alle semifinali della Leagues Cup, competizione cui partecipano club statunitensi e messicani che qualifica alla Champions League centroamericana. Qualche ora fa è arrivata la quinta vittoria di fila nel torneo, un 4-0 su Charlotte che ha visto ancora una volta il 36enne argentino andare in rete: con questo gol siamo a quota otto in cinque gare, con l'aggiunta di un assist e di un autogol provocato stanotte.

Un ruolino mostruoso, un impatto devastante: con la fascia di capitano al braccio, Messi non solo ha continuato a sciorinare calcio di una bellezza stordente, ma da quando è arrivato in Florida si è subito calato nei panni del leader, prendendosi l'amore dei tifosi e la stima dei compagni di squadra. Anche contro Charlotte, come già era accaduto contro l'Orlando City, il campione del mondo ha lasciato battere un rigore all'ex torinista Josef Martinez, per aiutarlo a sbloccarsi. E stavolta non era un penalty a risultato acquisito, ma si era ancora sullo 0-0.

Gesti come questo sono benzina potente per cementare lo spogliatoio e spingere l'Inter Miami verso il primo titolo della sua giovane storia: adesso la semifinale della Leagues Cup pone davanti il Philadelphia Union, si giocherà nella notte tra martedì e mercoledì prossimi, mentre nell'altra sfida si affronteranno i messicani del Monterrey e il Nashville.

Anche stavolta, dopo aver segnato il proprio gol, Messi ha esultato mimando il gesto di un eroe dell'universo Marvel, in quella che ormai sembra un'abitudine legata ad un accordo di sponsorizzazione della Major League: dopo Thor e Black Panther, in questa occasione è toccato a Spiderman, di cui Leo ha imitato il lancio iconico delle ragnatele dai polsi.

Insomma è Messi-mania, dentro e fuori dal campo: tutti vogliono essere presenti alle partite del fuoriclasse rosarino, c'è la fila per andare a salutarlo prima e dopo i match, che si tratti di VIP dello spettacolo o di altri sportivi. Che spesso sono di livello altissimo, solo che quando dall'altra parte c'è Messi tutto diventa relativo. Anche al termine della gara contro Charlotte, si sono viste scene di questo tipo e ad un certo punto si è palesato qualcuno con cappellino che ha voluto salutare Leo, il quale non si è negato e ha ricambiato la calorosa stretta di mano.

È apparso chiaro che Messi non sapesse assolutamente chi fosse quel ragazzone così alto, che negli Stati Uniti non c'è alcuna possibilità che non venga riconosciuto: era Kyle Kuzma, campione NBA nel 2020 con i Los Angeles Lakers di LeBron James ed attualmente giocatore dei Washington Wizards.

Un wizard, ovvero un mago, è sicuramente Leo, che tuttavia è chiamato a fare una gigantesca magia se vuole riuscire a qualificare l'Inter Miami – attualmente ultima nella Eastern Conference – ai playoff della Major League Soccer. Sembra quasi impossibile, mancando non tantissime partite al termine della stagione regolare, ma se continua così…

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