Messi fantasma in PSG-Bayern: prende 3 in pagella ed è costretto pure lui ad un rito mortificante
Ci risiamo, il PSG fa flop ancora una volta in Champions League, uscendo sconfitto dalla partita di andata degli ottavi contro il Bayern Monaco al Parc des Princes. Uno 0-1 che lascia ancora aperte le speranze di passaggio del turno della squadra di Galtier, che peraltro ha mostrato tutte le sue difficoltà soprattutto nel primo tempo dominato dai bavaresi. Nella ripresa ci si è messa anche la mala sorte, con due gol annullati per fuorigioco a Mbappé, di cui il secondo millimetrico, ma l'impressione complessiva data dai parigini non è quella di un'aspirante al successo finale.
Quella col Bayern è la terza sconfitta di fila del PSG, dopo quella in campionato col Monaco e quella in Coppa di Francia col Marsiglia: non era mai successo da quando due estati fa Leo Messi si è unito a Neymar e Mbappé sotto la Tour Eiffel. Lo stesso Messi è apparso ieri la pallida copia del fuoriclasse che ha guidato l'Argentina al trionfo in Coppa del Mondo ed anche una sua statistica è indicativa del momento: erano quattro anni che per tre partite di fila non andava a segno in gare ad eliminazione diretta di Champions (quella col Bayern e le due col Real della scorsa stagione).
Le pagelle della stampa francese sono impietose, addirittura L'Equipe ha dato 3 a Messi, individuato tra i peggiori in campo al pari di Neymar, Verratti, Hakimi e al 16enne Zaire-Emery, che ieri ha fatto la storia della Champions, diventando il più giovane a partire titolare in una partita a eliminazione diretta. Anche il bistrattato Donnarumma, protagonista di una papera sul gol di Coman che ha deciso la gara, ha preso più di Messi, ovvero 4.
Il 35enne argentino era arrivato peraltro non al meglio dal punto di vista fisico alla sfida col Bayern e la valutazione della serata sua e del PSG sarebbe potuta cambiare radicalmente se avesse segnato il gol del pareggio nel finale, quando ha avuto sul piede un pallone invitante ma lo ha sprecato facendosi deviare la conclusione in calcio d'angolo da un difensore. A fine partita i giocatori parigini si sono recati sotto la curva a rendere omaggio allo zoccolo duro della tifoseria: un gesto un po' di scuse, un po' di saluto con tanto di applausi dei giocatori. E stavolta tra loro c'era anche Messi.
Si tratta di una cosa non banale per lui, visto che non lo aveva mai fatto, non mostrando mai quell'empatia coi tifosi che dovrebbe avere il leader della squadra. I rapporti coi sostenitori del PSG si erano anzi raffreddati dopo i fischi che Messi e Neymar avevano ricevuto l'anno scorso in seguito all'eliminazione da parte del Real e in questi mesi ogni qual volta i suoi compagni andavano sotto la curva, le telecamere mostravano l'argentino avviarsi da solo verso gli spogliatoi. Evidentemente stavolta il momento era tale che anche Messi ha ritenuto opportuno non sottrarsi al rito tribale della sottoposizione ai tifosi a capo chino.