Messi divertito accanto al bambolotto con la faccia di Mbappé: l’Argentina inquieta il PSG
Incontenibile. Sfrenato. Irriverente. Emiliano ‘Dibu' Martinez è il portiere dell'Argentina che durante la sequenza dei rigori battuti dalla Francia le ha provate tutte per impressionare gli avversari.
Movimenti sulla linea, sguardi torvi, qualche parole di troppo, faccia a faccia cercato, esultanze a mo' di sfotto' sono alcuni dei trucchetti snervanti che hanno caratterizzato la sua performance: alla base del trionfo della Seleccion ai Mondiali in Qatar ci sono anche la sua strategia e quegli interventi provvidenziali. È come se l'ex Pibe gli avesse prestato la mano de dios per compiere un miracolo in finale.
Fuori controllo. L'estremo difensore, che nel corso della premiazione aveva fatto parlare di sé per il modo scurrile di festeggiare il premio ricevuto quale migliore del torneo nel suo ruolo, ha spiegato quel suo atteggiamento decisamente sopra le righe come una sorta di reazione a provocazioni ricevute e all'arroganza degli campioni in carica. "Con me certe cose non funzionano", aveva ammesso subito dopo l'incontro trovando una giustificazione a quelle pose volgari.
Martinez, però, si è spinto molto oltre il comprensibile effetto dell'adrenalina in campo. A quel modo sguaiato di celebrare la vittoria ha aggiunto anche dell'altro. Questa volta il suo bersaglio preferito è diventato l'attaccante dei transalpini, Kylian Mbappé. La tripletta e il penalty realizzato (che lo stesso numero uno gli ha quasi respinto) non sono bastati per conquistare il titolo bis dopo Russia 2018 ed è uscito dal campo visibilmente distrutto, inconsolabile perfino dal Presidente, Macron.
Sul rettangolo verde lui e Messi si sono esultati in faccia dopo aver fatto gol, a testimonianza dell'aria che tira tra compagni di squadra nel Paris Saint-Germain e di come certi episodi possano alterare equilibri già difficili tra compagni di club. Nello spogliatoio dell'Albiceleste c'è stato un seguito: a guidare il siparietto è stato sempre lui, Martinez, con il trenino e poi quell'improvviso minuto di silenzio chiamato per la punta francese che "è morta".
Finita? Niente affatto. Nel giorno in cui il popolo argentino, impazzito di gioia, ha gremito la capitale, Buenos Aires, Martines s'è preso ancora una volta la scena per una delle sue esultanze maliziose. In preda all'euforia, mentre il bus della squadra si muoveva a fatica in quel formicaio di quasi quattro milioni di tifosi, ha mostrato un bambolotto che aveva la maschera di Mbappé. Lo reggeva tra le braccia e pronunciava parole irripetibili.
Nel bailamme di urla, canti e tentativi d'assalto al pullman (un paio di tifosi si sono lanciati da un ponte, uno di loro è precipitato sull'asfalto) s'è lasciato coinvolgere anche Lionel Messi. Era accanto al portiere mentre il compagno reggeva quella sorta di Cicciobello col volto dell'avversario.
E, come ipotizzato dagli stessi aficionados, ha sorriso quando dalla folla gli è stata lanciata un pupazzetto che richiama uno dei personaggi delle tartarughe ninja. L'ha preso e poi la ributtato tra la gente divertito. Che c'entra con Mbappé? In un vecchio video il calciatore riceveva una maschera dai compagni di spogliatoio del Psg per la sua presunta somiglianza con uno dei personaggi della serie animata.