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Mertens ha un sogno diverso da Insigne: “I dollari non mi interessano, mi basta Napoli”

Dries Mertens manda un messaggio al presidente del Napoli De Laurentiis, l’obiettivo è ottenere il rinnovo: “Devo segnare tanti gol, così sarà costretto a tenermi”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 34 anni Dries Mertens ha un obiettivo e un sogno: entrambi hanno in comune il colore azzurro. Azzurro mare, azzurro cielo, azzurro Napoli. L'obiettivo dell'attaccante belga è segnare quanti più gol possibili da qui a fine stagione, per trascinare la squadra di Spalletti alla qualificazione in Champions League, mentre il suo sogno è continuare a farlo per altri anni ancora. Il contratto del folletto ex PSV scadrà nel prossimo giugno e ad ora nulla si muove sul fronte del rinnovo, anzi a quanto trapela il presidente De Laurentiis non avrebbe la minima intenzione di offrire alcunché al belga.

Allora Mertens approfitta dell'intervista concessa oggi al Corriere dello Sport per mandare un messaggio chiaro al numero uno del club partenopeo e dichiarare tutto il suo amore al Napoli e a Napoli, la città dove nascerà il suo primo figlio: "Due mesi ancora, ci siamo – racconta sulla sua prossima paternità – Il nome? Stiamo duellando io e Kat, ho un po' di tempo ancora per provare a convincerla (c'è in ballo Ciro, ndr), anche se ho il sospetto che alla fine vincerà lei. Però me la gioco. Sono cambiato, anche profondamente, da quando ho saputo che sarei diventato papà. E come uomo mi sento diverso, più attento e più responsabile, anche più sensibile".

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Mertens usa parole bellissime per descrivere i suoi sentimenti per Napoli: "Dal primo momento ho avvertito un’attrazione fatale per la città, per la gente. Qui ci sono nove anni ed un quarto della mia vita: ci sono stato, e ci starò, sempre bene, perché ho immediatamente avvertito affetto. Sono stato fortunato nella scelta. Abito in un posto che ti prende l'anima, io al mattino mi sveglio e vedo il mare, ho un orizzonte che ti conquista, se è possibile posso salire in barca, andare ad Amalfi o a Capri, respirare, immergermi in acqua, vivere. Nella drammaticità del Covid e di questa fase dell'esistenza dell’universo ho potuto scoprire altro, ho apprezzato ancora di più quel luogo, casa mia. Napoli mi ha conquistato, d'impatto. Ho un rapporto speciale con chiunque, il ragazzo del bar di via Posillipo, quello dove vado a mangiare la pizza, perché c'è empatia con la natura stessa di questa gente. Io sono sempre Dries, mai Mertens, quando vado in giro a gustarmi le bellezze di Napoli".

Un amore travolgente che l'attaccante vorrebbe durasse anche sul campo. Le parole per smuovere De Laurentiis sono chiare e cercano di toccare il cuore del presidente: "Il mio futuro? Io sto qua. Ho un contratto con opzione a favore del club. Aspetto e poi si vedrà. So che esistono due strade, una è quella dell'addio. E so anche che nel momento in cui sarà inevitabile salutarsi, a casa Mertens piangeranno tutti, io, Kat, anche il bambino, mi creda. Io qui sono un uomo felice e lo è la mia famiglia. Ma bisogna essere realisti e pratici: il Napoli potrebbe non avere più bisogno di me, e spero non accada subito, però nel caso in cui questo si dovesse verificare, io tenderò la mano, sarò grato per avermi dato la possibilità di appartenere a questo mondo e di avermelo fatto apprezzare. Non dimenticherò un solo istante".

Mertens svela il piano che ha in mente per convincere De Laurentiis: "Segnare tanto, così Adl sarà costretto a tenermi. Più gol faccio e più lui capirà che varrà la pena farmi firmare. E poi ho l'asso nella manica… Invece di andare in giro a buttare soldi per comprare un attaccante nuovo, gli concedo la possibilità di tesserare mio figlio. Ha un centravanti giovane, con una carriera lunga davanti a sé. Ed io non devo mollare né la casa, né tantomeno Napoli", scherza ‘Ciro', come lo chiamano ormai tutti a Napoli, sottolineandone l'investitura come scugnizzo acquisito.

Quanto ad altre scelte per proseguire altrove la carriera, il belga la vede molto diversamente da quello che ha invece deciso di fare il capitano azzurro Lorenzo Insigne, che ha accettato la faraonica offerta del Toronto: "I dollari? Non mi interessano. Mi basta Napoli. Spero che sia questa la mia ultima tappa calcistica". Per rafforzare magari il suo primato come massimo goleador nella storia del Napoli (attualmente è a quota 143, davanti a Hamsik e Maradona): "Non ho ancora finito. Devo mettere al sicuro il mio record e quindi se DeLa vuole e me lo consente, mi piacerebbe arrivare a 250. Non sono vecchio. Scrivetelo, mi raccomando…".

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