Meret stritolato dalla paura: l’errore a Empoli smaschera il suo incubo (e quelli del Napoli)
Il Napoli si è reso protagonista di un vero e proprio harakiri sul campo dell'Empoli. Ci ha messo molto del suo la squadra di Spalletti, che avanti di due gol nel finale è stata rimontata e battuta 3-2. Sul banco degli imputati in primis c'è Alex Meret, che si è reso protagonista di un errore davvero imperdonabile e ha spianato la strada al pareggio di Pinamonti, che di lì a poco avrebbe realizzato la sua pesantissima doppietta personale. Si è concretizzato quello che può essere definito come il peggior incubo del portiere.
Il gol di Henderson all'80° ha riacceso le speranze dell'Empoli e messo pressione al Napoli che si è ritrovato, dopo aver rischiato pochissimo, con un solo gol di vantaggio. Tre minuti più tardi ecco il patatrac, con Alex Meret protagonista di un errore colossale. L'estremo difensore in avvio d'azione ha ricevuto un passaggio da Rrahmani. Una situazione apparentemente innocua, con il portiere che aveva dall'altro lato anche Juan Jesus. Meret però a quel punto si è complicato la vita da solo, perdendo tempo e cincischiando un po' troppo con la sfera tra i piedi. Il risultato è stato disastroso perché tutti i giocatori ospiti nel frattempo si sono ritrovati marcati.
Un tentativo di costruzione dal basso chiusosi nel peggiore dei modi, perché Pinamonti in agguato ci ha creduto ed è andato a contrasto dell'ex Spal che anziché calciarla lunga è andato nel pallone. Il bomber è riuscito così a murare la conclusione, con la sfera finita in porta dopo il rinvio tardivo del portiere.
Esultanza sfrenata per l'attaccante, impietriti i giocatori del Napoli increduli per l'errore del loro compagno. Quest'ultimo dopo essersi portato le mani in testa, visibilmente scoraggiato. si è anche accasciato al suolo, disperato. In quel preciso momento Meret ha capito non solo di averla fatta davvero grossa, ma anche di non essere riuscito a scacciare la sua paura più grande che si è concretizzata in questo piovoso pomeriggio del Castellani.
Non bisogna dimenticare infatti che una delle pecche di Meret è la capacità di giocare con i piedi, non all'altezza di quella del suo collega Ospina. Proprio per questo Ancelotti, Gattuso e ora Spalletti hanno sempre preferito il colombiano, per la sua abilità non solo tra i pali ma anche in fase di costruzione. Un'abilità che oggi il portiere (che ha giocato perché Ospina reduce dai problemi fisici non è ancora al top), ha confermato di non avere. E il non essere riuscito a dimostrare il contrario, a dimostrazione di qualcosa che non gli appartiene, è un fardello pesantissimo che Meret dovrà portare sulle spalle a lungo dopo oggi.