Meningite fulminante, muore in poche ore Diego Armando Montiel: calcio argentino in lutto
Ancora una tragedia nel mondo del calcio in questi giorni di feste: domenica è morto Diego Armando Montiel, centrocampista argentino di 25 anni. Il giovane è stato stroncato in poche ore da una meningite fulminante: soltanto sabato era entrato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "San Juan Bautista", nella sua città natale di Santo Tomé, con sintomi della malattia già avanzati. Il giorno dopo il suo corpo si è arreso ad un male che raramente lascia scampo.
La meningite è la sindrome infettiva più frequente del sistema nervoso centrale ed è causata per lo più da batteri e virus: nella sua forma fulminante ha un esordio improvviso e un peggioramento velocissimo. Le possibilità di salvezza risiedono nella precocità della diagnosi, che peraltro non è facile, visto che i primi sintomi sono molto generici. Insomma un nemico subdolo e traditore, che Montiel non è riuscito ad anticipare.
La carriera del centrocampista è legata soprattutto all'Atletico de Rafaela. Dopo 4 anni trascorsi nelle giovanili del club, nel 2014 – a 18 anni – ha esordito in prima squadra giocando alla Bombonera contro il Boca Juniors e quattro partite dopo ha segnato il suo primo gol in Primera Division contro il River Plate con un gran tiro da fuori area.
Sembrava l'inizio di un grande percorso nel calcio, invece poi le promesse non sono state mantenute. Quella resterà l'unica rete messa a segno nel massimo campionato argentino in 33 sole presenze. "Dall'Atletico de Rafaela ci rammarichiamo per la morte di Diego Armando Montiel, che ha difeso la nostra maglia nelle divisioni inferiori e nella prima divisione. Auguriamo alla sua famiglia una pronta consolazione e eleviamo le nostre preghiere per il suo eterno riposo. RIP ", ha scritto il suo vecchio club in un post su Twitter.
Montiel ha giocato per l' Atlético de Rafaela tra il 2012 e il 2019, con in mezzo un prestito alla Juventud Unida (2017-18), poi si è trasferito al Bragado, prima di abbandonare il mondo del calcio un paio di anni fa. Suo padre lo aveva chiamato Diego Armando in onore di Maradona, il suo idolo. Non è andata come sognava per il suo ragazzo.