Mendy resta in carcere almeno fino a gennaio: respinta la richiesta di libertà condizionata
È destinato a durare ancora a lungo il braccio di ferro tra il calciatore del Manchester City e la giustizia inglese. Il giudice ha respinto la richiesta di libertà condizionata avanzata dagli avvocati di Mendy e per lui, accusato di violenza sessuale su tre donne, le porte del carcere rimarranno chiuse almeno fino all'inizio del processo, previsto per fine gennaio. Non è la prima volta che la Chester Crown Court cancella l'ipotesi del rilascio su cauzione: al terzo tentativo, dopo un'udienza durata meno di un'ora, il giudice Patrick Thompson non ha modificato le precedenti decisioni, confermando che l'imputato dovrà restare detenuto nel carcere di Liverpool HMP Altcourse.
Benjamin Mendy si trova lì da circa sette settimane. Era il 26 agosto quando il calciatore francese è stato accusato di tre stupri avvenuti nell’ottobre 2020 e di una aggressione sessuale nei confronti di una donna all’inizio di gennaio di quest'anno. Il comunicato diffuso dalla polizia aveva reso noto che a sporgere querela nei suoi confronti erano state "tre ragazze di età superiore ai 16 anni". Il calciatore è stato poi sospeso in via cautelativa dal club di Manchester in attesa che l'inchiesta e il processo a suo carico chiarissero tutti i dettagli della questione. Ancora oggi la fine di questa storia sembra essere molto lontana.
Mendy è arrivato alla corte di Guardiola dal Monaco nell'estate del 2017 e l'anno successivo si è laureato campione del mondo con la Francia. Quella appena iniziata è la sua quarta stagione in Premier League, campionato che ha vinto ben tre volte e che lo ha visto protagonista con oltre 70 presenze. Tra queste si conta anche l'esordio stagionale contro il Tottenham il giorno di Ferragosto. Poi le accuse e la sua carriera in maglia Citizens che non sarà più come prima. Recentemente anche Yves Bissouma, centrocampista del Brighton, è stato arrestato con l'accusa di aggressione sessuale. È il terzo episodio dall'inizio dell'anno dopo quelli che hanno riguardato Gylfi Sigurðsson e Mendy.