Mbappé racconta la verità sul Real Madrid: “Volevo andare via, sì”. Poi lo ha chiamato Macron
Kylian Mbappé rimarrà al Paris Saint-Germain. Nonostante nei mesi scorsi il suo passaggio al Real Madrid era dato per certo, alla fine l'attaccante francese ha deciso di restare a Parigi. La grande euforia che si respira nella capitale francese fa da contraltare alla delusione di Madrid, dove già pensavano all'arrivo della stella transalpina per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione. In base a quanto riportato nelle scorse ore, l'accordo si baserebbe su un ingaggio da 50 milioni di euro netti all'anno fino al 2025, un bonus alla firma di 130 milioni e la gestione del 100% dei suoi diritti di immagine. Il banco si è rovesciato in poco tempo e Mbappé ha scelto di restare.
Nella conferenza stampa che ha tenuto con Nasser al-Khelaifi ha provato a spiegare le ragioni che hanno portato al rinnovo del fuoriclasse francese con il PSG e ha ammesso: "È stata una decisione difficile, mi sono rifugiato nelle partite, in quello che so fare. Sapevo che avrei dovuto parlare ma avevo bisogno di prendermi del tempo. Non ho mai avvertito la pressione. Tutti sanno che avrei voluto andare via un anno fa, era la decisione migliore. Stavolta il contesto è diverso, è una faccenda privata, da francese, vista l'importanza che ho nel Paese. Lasciare in questo modo… Il lato sentimentale ha preso il sopravvento ed è cambiato anche il progetto sportivo, sono cambiate tante cose. Pieni poteri? Sono un calciatore, non ho altri ruoli, non voglio andare oltre".
Il miglior giocatore della Ligue 1 ha raccontato quando è stata presa la decisione di restare a Parigi: "Ho deciso da una settimana ma ho tenuto il segreto anche nello spogliatoio perché volevo che fosse una sorpresa per tutti. Ho preso la decisione, poi ho chiamato Florentino Perez. Hanno fatto di tutto, hanno fatto del loro meglio e io ho rispetto per il presidente. Ho preso una decisione "personale", la migliore per me. Ora mi concentro su questo nuovo progetto, in questa nuova era. Non so dove sarò tra tre anni, so solo che la mia storia qui non è finita".
In questo momento Mbappé è consapevole di essere diventato un nemico per i tifosi del Real Madrid e per tutto l'ambiente dei Merengues ma ha voluto recapitare loro un messaggio: "Voglio ringraziarli. Non ho mai indossato la maglia del Real, ma mi hanno sempre trattato come uno di loro. Capisco la delusione ma spero che capiranno che ho scelto di rimanere nel mio Paese. Sono francese e come francese voglio portare la Francia in alto ed essere un traino per la Ligue 1 e il PSG".
Il prolungamento del contratto di Kylian Mbappé è diventato un vero e proprio affare di stato, tanto che il campione del mondo 2018 ha raccontato alcuni dettagli sui contatti che ha avuto con Emmanuel Macron prima e dopo aver preso la sua decisione: "Sì, l'ho avvertito. Mi ha detto che era molto felice, che era una buona notizia per il Paese e che era qualcosa di molto buono. Non ha ricevuto solo una telefonata. Ho molto rispetto per lui ma non prendo la decisione perché mi dice di restare, anche se è stato importanti come tanti altri per la mia scelta".
Insomma, oltre ad una faccenda qatariota, l'affare Mbappé è diventato importante anche in Francia e lo stesso presidente della Repubblica ha lavorato dietro le quinte per convincerlo a restare al Parc du Princes. Ad ammetterlo è stato lo stesso calciatore di Bondy senza troppi giri di parole: "Certo che ci siamo sentiti. Mi ha dato buoni consigli. Oggi quando sei una figura nazionale hai dei diritti ma anche i doveri. Non devi tirarti indietro, ho sempre voluto le responsabilità, ora che le ho non mi posso tirare indietro".