Mbappé lava i panni sporchi in piazza: “Il PSG sapeva da un anno che non avrei rinnovato”
"Bugie". Kylian Mbappé usa una sola parole per definire il polverone mediatico che si è sollevato (o qualcuno ha sollevato…) nelle ultime ore. "Menzogne", così parla delle indiscrezioni giornalistiche (il riferimento è a un articolo apparso sul quotidiano Le Parisien) secondo cui avrebbe comunicato al Paris Saint-Germain di voler abbandonare il club adesso, in questa sessione di mercato estiva, e non attendere come da contratto. "Falsità", si sforza di chiarire quando precisa quali sono i termini dell'accordo con la società e perché, a buon diritto, il 2024 può essere l'ultimo anno con la maglia dei francesi.
L'attaccante affida all'Agenzia France Press la diffusione del comunicato che dà uno strappo ulteriore alle possibilità di permanenza del calciatore nella capitale. Che senso ha restare da separato in casa? Che senso ha affrontare una stagione col rischio di fare da capro espiatorio e bersaglio mobile qualora le cose dovessero andare male? Nessuno.
Ma il clima alimentato intorno alla sua figura inizia a essere soffocante, da terra bruciata. Cosa ha scritto Mbappé nella nota spedita alla stessa agenzia che aveva dato la notizia della mail inviata al PSG? Il nocciolo della questione è uno: non ha chiesto di essere ceduto ma solo chiarito di non far valere l'opzione per restare a Parigi per un altro anno rispetto al 2024.
In buona sostanza, non ha alcuna intenzione di mettere ancora nero su bianco e rinnovare il contratto lasciando così il cerino in mano alla dirigenza che a un anno dalla scadenza si ritrova dinanzi al bivio: venderlo adesso e ricavare il massimo possibile oppure forzare i rapporti col rischio di perdere il capitale umano e sportivo.
"Un anno fa, dal 15 luglio 2022, la dirigenza sapeva già che non avevo intenzione di andare oltre il 2024 – si legge nel comunicato pubblicato dall'entourage del calciatore -. La mail aveva solo lo scopo di confermare quanto era già chiaro a livello verbale. Kylian Mbappé non ha chiesto la sua partenza questa estate ma ha semplicemente confermato al club la mancata attivazione dell’opzione per un anno in più".
La guerra delle parole si riverbera anche sul mercato e sulle manovre dei rispettivi fronti: da un lato il PSG che prova a ostacolare in ogni modo la concorrenza e a evitare che la partenza della sua stella provochi un terremoto, dall'altro il Real Madrid che è sulle tracce dell'attaccante da tempo. Ecco perché l'ultima parte del comunicato spiega bene quale sia lo stato d'animo reciproco. Mbappé e la società francese ai ferri corti.
"Deploriamo che la ricezione di questa lettera sia stata trasmessa ai media e che resa pubblica al solo scopo di danneggiare la nostra immagine e il regolare svolgimento delle discussioni con il club". C'è tempo fino al 31 luglio per dirimere la controversia, in un modo o nell'altro, considerando che in ballo ci sono tanti milioni.