Mbappé escluso dai titolari di Deschamps, in Francia monta la polemica: “Non fa più paura”
Didier Deschamps ha scelto di lasciare in panchina Kylian Mbappé per la partita di Nations League contro il Belgio: la Francia farà a meno della sua superstar almeno per una notte, un'esclusione che fa seguito a una conferenza stampa del giocatore che ha creato abbastanza clamore in patria.
Il portavoce della polemica è stato Bixente Lizarazu, ex giocatore della nazionale che ha duramente bacchettato la stella del Real Madrid dopo le sue dichiarazioni. E la decisione del commissario tecnico di tenerlo in panchina dal 1′ non fa altro che alimentare le chiacchiere nate nell'ultimo giorno.
Mbappé escluso da Belgio-Francia
Dembélé, Thuram e Kolo Muani formano il tridente d'attacco della Francia nella seconda partita di Nations League. La nazionale di Deschamps (fischiato duramente dal pubblico sugli spalti) è chiamata a riscattarsi dopo la sconfitta a sorpresa all'esordio contro l'Italia, uno schiaffo che fa ancora male. Per questo tutti si aspettano tanto dalla nazionale e di sicuro l'assenza di Mbappé non era preventivata. Il turnover fa parte delle idee del commissario tecnico ma la sua esclusione ha fatto tanto rumore, soprattutto per le polemiche che li hanno accompagnati all'evento.
La polemica sulle parole in conferenza
Alla vigilia dell'incontro le parole di Mbappé avevano fatto discutere: "Sono in una fase della mia vita e della mia carriera in cui non me ne rendo più conto. Vengo, gioco e cerco di dare il massimo per aiutare la squadra. Ciò che la gente pensa è l'ultima delle mie preoccupazioni". Una dichiarazione che all'ex giocatore Bixente Lizarazu e a tanti tifosi non era piaciuta per niente: "La conferenza stampa di Kylian Mbappé mi ha sorpreso e messo in imbarazzo . Le parole usate erano inappropriate, non quelle di un leader e tanto meno quelle di un capitano".
L'ex giocatore ha criticato aspramente anche le ultime partite della stella francese con la nazionale. In tanti lo accusano di prestazioni non all'altezza, ma Lizarazu mette l'accento anche sui problemi dell'estate e sulla battaglia a distanza con il PSG che inevitabilmente lo ha fatto calare: "Per me essere un calciatore significa anche pensare a preservare la salute mentale. La guerra psicologica che lui e il PSG hanno combattuto ha avuto un impatto enorme, ovviamente non è più così esplosivo o decisivo come prima ma è ancora un ottimo realizzatore, un ottimo giocatore ovviamente, ma non fa più paura come prima".