Mbappé è un ammiratore segreto del Dibu Martinez: rifà uguale il gesto osceno del portiere argentino
Nella scala delle cose più improbabili cui assistere nel mondo del calcio, sicuramente quanto fatto da Kylian Mbappé all'uscita dal centro di allenamenti del PSG si colloca tra le prime. Si poteva pensare infatti che il gesto osceno fatto da Emiliano ‘Dibu' Martinez dopo la finale dei Mondiali vinti dall'Argentina sulla Francia lo scorso 18 dicembre, ovvero ostentare il premio di miglior portiere del torneo in una posa fallica, fosse ritenuto dall'attaccante transalpino qualcosa da rimuovere, simbolo del proprio fallimento in Qatar.
Ed invece ecco spuntare un video, immediatamente diventato virale, che ritrae il 24enne attaccante parigino uscire dal centro sportivo della squadra capoclassifica della Ligue 1, brandire l'oggetto che ha in mano e posizionarlo davanti al pube, in quella postura inconfondibile che Martinez aveva ostentato in diretta davanti al mondo.
L'oggetto rosso in questione, che per Mbappé sembra avere un significato simile a quello che aveva in mano il portiere argentino a Doha, potrebbe essere uno dei premi di ‘Man of the match' che il campione francese ha portato a casa ai Mondiali come miglior giocatore delle partite disputate. Non è chiaro verso chi esibisse con allusione così sfacciata il trofeo, ma il riferimento al gesto del Dibu è palese.
Un ‘omaggio' davvero sorprendente, se si pensa come il portiere dell'Aston Villa sia assurto nei momenti e nei giorni successivi alla finale mondiale a ‘nemico' sportivo per eccellenza del popolo francese, insistendo in festeggiamenti non proprio all'insegna del fairplay, che avevano soprattutto come destinatario Mbappé, per il quale aveva chiesto "un minuto di silenzio" nello spogliatoio dell'Albiceleste e del quale poi aveva esibito un fantoccio durante le celebrazioni in parata a Buenos Aires.
La Francia aveva presentato un reclamo ufficiale, sostenendo che Martinez avesse oltrepassato il limite, ma Mbappé da parte sua – una volta tornato in patria – ha risposto in maniera pacata quando gli è stato chiesto un parere sul comportamento del portiere: "Ho parlato con lui dopo la partita, gli ho fatto i complimenti. Per lui è stato un obiettivo della vita. Anche per me lo era, ma ho perso, quindi devo essere un buon sportivo. I festeggiamenti non sono un mio problema, non perdo tempo in cose così banali". E quale migliore testimonianza del fatto che non serba rancore al Dibu, che replicarne quel gesto così riconoscibile in ogni angolo del mondo…