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Mbappé e il Paris Saint-Germain “agli stracci”, è una guerra per soldi: in ballo c’è una fortuna

L’attaccante minaccia di portare l’ex club dinanzi al tribunale del lavoro per una causa salariale. La lega francese propone una mediazione ma il calciatore rivendica la somma che gli spetta.
A cura di Maurizio De Santis
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Dinanzi al tribunale del lavoro. Lì andranno a finire Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain se non riusciranno a trovare una mediazione rispetto ai soldi che l'ex attaccante rivendica e quelli che effettivamente il club gli dovrebbe versare. È solo l'ennesimo atto di una guerra di nervi tra due parti che si sono lasciate malissimo, arrivando agli stracci. Il punto più basso e di non ritorno, quello che decretò una rottura insanabile, fu la lite furibonda tra il giocatore e il presidente, Nasser Al-Khelaifi: volarono parole grosse, lo scambio di accuse fu rovente. I due si sono detti addio di schiena, senza alcuna cerimonia di commiato, e nel video di saluto Kylian salutò tutti tranne uno

La somma che Mbappé reclama al Paris Saint-Germain

In ballo ci sono tanti soldi: 55 milioni di euro, una fortuna. Come si arriva a questa somma? Mettendo assieme stipendi non pagati per "una dimenticanza", bonus e altri premi che Mbappé ritiene di dover riscuotere nonostante la reticenza della società. Deve sborsarli oppure no? La posizione non s'è ammorbidita: ritiene che l'ex enfant prodige non dovrebbe ricevere compensi in quanto avevano un accordo secondo cui non avrebbe lasciato la squadra gratuitamente.

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Il tentativo di mediazione della lega professionisti francese

Una matassa ingarbugliata che, per adesso, nemmeno il Comitato legale della Professional Football League (LFP) è riuscita a sbrogliare chiedendo una mediazione per la controversia salariale. Il tentativo di mettere intorno a un tavolo le parti per spingerle a trovare un punto d'incontro è fallito nel momento in cui – come riporta Le Parisien – l'avvocato di Mbappé, Delphine Verheyden, ha respinto questa forma di transazione. Una chiusura netta, se resterà tale non ci sono molte altre strade da seguire. Quella legale potrebbe addirittura vedere le parti fronteggiarsi per molti anni: un percorso che scatta e cambia tutto se l'attuale attaccante del Real Madrid (a cui è arrivato a parametro zero) decide di deferire il Paris Saint-Germain dinanzi al tribunale del lavoro.

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Il club non intende mollare, ribalta le accuse dell'ex attaccante

La mediazione per risolvere la controversia è menzionata nella nota diffusa dalla società: in buona sostanza lascia il cerino in mano all'ex. "Il Paris Saint-Germain è molto soddisfatto dell'udienza di due ore tenutasi oggi davanti alla Commissione – è la posizione ufficiale -. Il club ha ricordato che il giocatore ha assunto impegni pubblici e privati ​​chiari e ripetuti che devono essere rispettati, avendo ottenuto vantaggi senza precedenti dal club in sette fantastici anni a Parigi. Alla luce delle argomentazioni orali e documentate del club, la Commissione ha insistito sulla mediazione tra le parti, che il Paris Saint-Germain cerca da molti mesi. La Commissione ha ora invitato il giocatore a prendere in considerazione il processo di mediazione".

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