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Mbappé dà una lezione al PSG e svela tutti i limiti del club: “Le mie non sono parole a vanvera”

Kylian Mbappé ha parlato in un’intervista esclusiva confermando che non eserciterà l’opzione di rinnovo contrattuale col PSG fino al 2025. L’attaccante francese ha inoltre esaltato l’Inter per la finale di Champions usando i nerazzurri come esempio da prendere da parte del PSG: “Qui sapevamo invece che c’erano delle carenze”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Kylian Mbappé ha acceso in un attimo il calciomercato 2023. Con una lettera inviata al PSG, ha voluto informare il club parigino di non essere intenzionato ad esercitare il rinnovo di contratto, previsto dall'accordo, fino al 2025 chiudendo di fatto la sua esperienza nella Capitale a giugno 2024. Troppo grande la delusione di non essere stati in grado di alzare la Champions e di mettere insieme una delusione dietro l'altra ogni anno finendo nel mirino della critica. Ci si è aspettato sempre molto dal un club che poteva contare su tre dei più grandi attaccanti della nostra epoca: Messi, Neymer e appunto Mbappé.

Quest'ultimo ha parlato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport nel corso di un'intervista in cui ha spiegato tutto. Oltre a chiarire quanto emerso in queste ore circa il suo futuro, ha anche spiegato cosa non sia andato nel PSG dal punto di vista gestionale. Una squadra con tanti campioni ma incapace di riuscire ad arrivare in fondo a una competizione come la Champions non può che avere dei problemi. E questo Mbappé lo spiega dando quasi una lezione alla società ponendo come esempio le squadre italiane che nonostante budget limitati e non paragonabili a quello del PSG, sono riuscite a centrare le finale di tutte e tre le competizione europee della Uefa: "Bisogna imparare dagli errori…".

Il PSG in festa dopo la vittoria del campionato.
Il PSG in festa dopo la vittoria del campionato.

Mbappé è molto critico nei confronti del PSG. Le contestazioni a giocatori del calibro di Messi e Neymar, senza dimenticare le delusioni in Champions e un campionato vinto ma chiuso per la prima volta solo con un punto di vantaggio rispetto al sorprendente Lens, fanno suonare qualche campanello d'allarme. Sembra essersi chiuso un ciclo, e forse Mbappé questo lo sa considerando anche l'addio di Messi e la possibilità che anche Neymar lasci Parigi.

Vuole giocare puntando sempre al massimo Mbappé e forse si è accorto che adesso il PSG questo non può più garantirlo: "Ai massimi livelli, per un competitore come me, l’obiettivo è di vincere tutti i titoli – ha spiegato – Sapevamo che c’erano carenze che prima o poi si finisce per pagare". L'attaccante critica molto l'operato del club: "Bisogna imparare dagli errori di ogni stagione, per non ripeterli ogni volta: non sono parole a vanvera – aggiunge – Individualmente, invece, da qualche anno mi mantengo a livelli elevati: voglio continuare a progredire per rimanere sempre al top".

L'attaccante francese ha deciso di non esercitare l'opzione di rinnovo col PSG fino al 2025.
L'attaccante francese ha deciso di non esercitare l'opzione di rinnovo col PSG fino al 2025.

L'attaccante francese lancia una stilettata anche al pubblico di Parigi, specie a riguardo dell'addio di Messi: "Personalmente non ho ben capito perché tanta gente fosse così sollevata dal fatto che se ne fosse andato – spiega – Parliamo di Messi: va rispettato, e invece non ha avuto il rispetto che meritava in Francia. E’ un peccato, ma è andata così".

Mbappé ha poi esaltato l'impegno dell'Inter nella finale di Champions ("deve essere contenta della prestazione fatta") e ricorda come club facoltosi come il PSG debbano prendere esempio da casi come l'Inter e non cullarsi sulla propria sicurezza economica restando invece sempre umili: "Tutti vogliono vincere la Champions, ma serve massima esigenza sempre, altrimenti c’è sempre una squadra che ti ricorda che non va dato nulla per scontato – ha detto – Pochi pensavano che l’Inter potesse arrivare in finale e invece per poco non la vincono. Bisogna lavorare bene per essere migliori degli altri".

Mbappé al fianco di Ibrahimovic al Roland Garros.
Mbappé al fianco di Ibrahimovic al Roland Garros.

Mbappé ha specificato dunque questo concetto sottolineando come il PSG debba fare tesoro anche di quanto visto con l'Inter quest'anno. Il club parigino si è forse concentrato troppo ad allestire una squadra da copertina che una capace di badare al lavoro sul campo e al gruppo per centrare obiettivi comuni. Proprio come accaduto anche per Fiorentina e Roma, arrivate rispettivamente in finale di Conference ed Europa League. L'attaccante francese infatti esalta quanto visto in campo dalle squadre di Italiano e Mourinho: "Dimostrano che si può fare bene anche senza avere i grandi budget di Psg, Manchester City o altri big club europei" ha aggiunto ancora.

Oltre a fare le dovute condoglianze alla famiglia Berlusconi per la morte dell'ex Premier e presidente del Milan ("costruì il grande Milan che mi faceva sognare da bambino"), Mbappé ha poi tergiversato sul proprio futuro senza rivelare il contenuto della conversazione avuta con Ibrahimovic al Roland Garros. Ha affrontato inoltre il tema del razzismo prendendo ad esempio anche il caso Lukaku nella semifinale d'andata di Coppa Italia durante il match Inter-Juventus: "I giocatori delle due squadre dovevano uscire dal campo, con il Psg lo facemmo con il Basaksehir in Champions nel 2020 e la partita fu rigiocata. Lamentarsi non basta più".

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