Mazzarri litiga con Marelli: “Guardi vado via, grazie”. E abbandona l’intervista in diretta
Settimana terribile per Walter Mazzarri. Prima il grave lutto per la perdita della mamma, e poi la pesante sconfitta di misura nello scontro salvezza contro il Genoa. Il gol di Badelj ha mescolato le carte in zona retrocessione, complicando i piani dei sardi che ora sentono il fiato sul collo della Salernitana e appunto dei liguri. Amarezza comprensibile per il tecnico toscano, che si è mostrato anche nervoso nel post-partita. Nella classica analisi del match, Mazzarri ha puntato il dito contro un errore arbitrale a suo giudizio decisivo per l'esito del match.
Intervenuto a DAZN, il mister ha esternato le sue perplessità non tanto sul tocco con la mano al limite di Ostigard, ma per un'altra situazione con protagonista il difensore, passata un po' in secondo piano. Si tratta di un contatto tra il giocatore genoano e Keita che dopo essere riuscito a concludere da ottima posizione, è caduto per le conseguenze del contrasto. Nessuna protesta dell'attaccante che poi ha provato a rialzarsi velocemente per concludere nuovamente, senza fortuna.
Mazzarri che dopo aver ricevuto le condoglianze in diretta da Matri, ha definito quello attuale come "un periodaccio", è stato perentorio: "Le partite si decidono sugli episodi. Il Var per il rigore per il fallo di mano? Hanno guardato lì, ma il rigore clamorosamente netto è quello su Keita. Le immagini sono eloquenti poi se si fa il raffronto con il rigore dato ieri in Verona-Samp… Era strarigore, Keita non ha fatto le sceneggiate. Se non veniva falciato clamorosamente poteva far gol e quindi eravamo noi con tre punti e con una salvezza all’80% quasi raggiunta. Rigore per me lampante, mi aspettavo che il Var vedesse. Ci avrebbero dato il rigore, anche con il Milan è successo. E alla fine mancano i punti. Bisogna stare attenti".
Mentre le immagini dell'azione scorrevano sugli schermi, Mazzarri è apparso quasi incredulo: "Guardate qua, guardate che fallo. La palla è ancora in gioco, Keita è stato buttato a terra. L’errore è che non fa le sceneggiate? Ma lui ha visto che Sirigu è rimasto lì. È un rigore che poteva cambiare la partita".
A quel punto è entrato in gioco l'ex arbitro e attuale uomo-moviola di DAZN Luca Marelli, con il quale Mazzarri si è reso già protagonista di una polemica in occasione della sfida tra il suo Cagliari e il Milan. L'allenatore dei sardi a quanto pare non ha dimenticato e infatti ha subito messo le mani avanti, dimostrandosi prevenuto nei confronti del suo interlocutore: "Di sicuro darà ragione agli arbitri, è lì apposta per difenderli. Quindi anche questa volta non è rigore, mi dica". Marelli dal canto suo sull'episodio incriminato si è confermato in disaccordo con Mazzarri: "Non sono qui per difendere gli arbitri, non sono nell’Aia. Rigore? Assolutamente no".
Mazzarri si è lasciato andare ad una risata ironica e per niente stupito dalla valutazione dell'ex fischietto ha rincarato la dose: "Allora guardi, tenga la sua opinione e io tengo la mia. Tutte le volte c’è una scusa. Che differenza c’è con quello di ieri sera? Tanto la sua spiegazione non mi convincerà mai". Inutile il tentativo di spiegazione di Marelli: "Quello di ieri sera era uno step on foot, è codificato come fallo che deve essere rilevato perché si tratta di un’imprudenza e va punito con il cartellino giallo. Questa è una normale dinamica di gioco". A questo punto il tecnico del Cagliari ha perso la pazienza e ha abbandonato l'intervista: "No, guardi vado via, grazie".