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Mattia Perin: “Ho pensato al ritiro, ma ho il fuoco dentro e voglio un posto per gli Europei”

Il portiere del Genoa, che spera di salvarsi con i rossoblu e di tornare in nazionale “Vorrei disputare gli Europei del 2021”, in una diretta Instagram con Luca Toni ha confessato che in passato, dopo l’ennesimo infortunio (ha subito quattro operazioni, si è rotto due volte il crociato), ha pensato pure al ritiro: “Dopo aver subito quattro operazioni ho pensato al ritiro”.
A cura di Alessio Morra
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Non hanno resistito a una conversazione in diretta Instagram Luca Toni e Mattia Perin. L’ex portiere della Juventus che nel mercato di gennaio è tornato al Genoa ha risposto a tante domande, ha raccontato degli aneddoti e soprattutto ha svelato che c’è stato un momento in cui ha pensato al ritiro, nonostante sia appena un classe 1992. Perin è stato molto sfortunato, ha subito quattro operazioni nel giro di pochi anni, ma con carattere è sempre tornato al top.

Quando Perin pensò al ritiro

Il portiere del Genoa si è rotto due volte il legamento crociato, ma poi ha dovuto subire anche due interventi alla spalla, lo scorso anno, e questi ultimi problemi di fatto hanno messo fino alla sua esperienza alla Juventus. E in un momento di sconforto Perin confessa di aver pensato anche al ritiro:

Dopo aver subito quattro operazioni ho pensato al ritiro, si, è vero, ma ho ancora il fuoco dentro e non mollo.

Voglio tornare in Nazionale

La scuola italiana ha prodotto sempre grandi portieri. Perin è stato a lungo nel giro azzurro, ora spera di tornarci anche se sa che non sarà facile perché la concorrenza è molto forte e Mancini al momento può contare su validi numeri uno:

Il mio obiettivo è l’Europeo del 2021. Credo sempre all’azzurro altrimenti smetterei di giocare. L’Italia dei portieri sta rinascendo: oltre a Donnarumma e Sirigu ci sono tanti giovani bravi come Meret e Cragno.

Non so se tornerà la Serie A

Chiacchierando con Luca Toni, Perin ha parlato anche della situazione che adesso vive l’Italia, non si è detto ottimista per il ritorno del calcio giocato:

La salute viene prima di tutto. Non sono così sicuro che si torni a giocare. È una situazione strana fin dal principio: ad esempio, giocammo a Milano il giorno dopo la chiusura delle Regioni. In questo momento non è onesto parlare di calcio.

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