Matri costretto a spiegare le parole durissime su Taremi in diretta: “Io lo so come ci si sente”

L'annata di Taremi all'Inter è stata fin qui molto deludente. L'iraniano sapeva di non essere il titolare e difficilmente avrebbe potuto diventare un goleador assoluto, ma il rendimento è stato al di sotto delle aspettative. Anche nel derby di ritorno di Coppa Italia ha offerto una prestazione ampiamente insufficiente. Taremi è stato criticato anche nel post-partita in TV da Alessandro Matri, che è stato preso di mira sui social. L'ex attaccante ha spiegato le sue parole portando le sue precedenti esperienze come esempio.
Matri duro con Taremi dopo Inter-Milan
Il Milan ha vinto il derby di ritorno per 3-0 sull'Inter e si è qualificato così per la finale di Coppa Italia. Al termine dell'incontro si è discusso della semifinale nell'ampia diretta di Canale 5. Tra gli ospiti c'era anche Alessandro Matri, attaccante di lungo corso, autore di 159 gol in carriera.
Quando l'oggetto della disamina è diventato Taremi, l'ex attaccante di Juventus, Cagliari e Sassuolo ha detto: "L'Inter dipende tanto da Thuram e Lautaro, ma anche da Calhanoglu, quando non gioca pesa tanto. Le aspettative su Taremi erano alte, per quanto aveva fatto nel campionato portoghese, ma ancora non ha inciso. Anzi, vi dico che è anche goffo nei movimenti, spiace dirlo, ma si vede proprio che non si è inserito".

L'ex bomber risponde e motiva le sue parole
Le parole di Matri sono state nette, pronunciate in modo educato e deciso. Chiarissimo l'ex bomber. Il suo giudizio su Taremi è stato ripreso sui social. C'è stato chi ha ripreso le sue frasi sull'attaccante iraniano e gli ha rifilato una stilettata: "Sembra lui quando andò alla Fiorentina". Il riferimento è all'esperienza in viola di Matri, che nel 2014 giocò sei mesi con i viola (realizzò 5 gol).
Matri quel messaggio lo ha letto, e lo ha pure commentato scrivendo: "No, io al Milan!! Anzi io ancora peggio. Per quello mi sono espresso così, perché so come ci si sente". L'ex calciatore motiva le sue parole, ricordando anche i suoi mesi al Milan nella stagione 2013-2014, quando realizzò un solo gol in 14 partite.