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Mateta torna in campo con un casco da pallanuoto dopo l’infortunio: gli hanno ricostruito l’orecchio

Mateta è tornato in campo indossando un casco speciale per proteggere l’orecchio sfigurato dall’infortunio: ha subito 25 punti di sutura e deve portare un dispositivo mai visto prima.
A cura di Ada Cotugno
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Tre settimane dopo il terribile infortunio all'orecchio Jean-Philippe Mateta è tornato in campo: era il primo marzo quando un intervento killer di Roberts gli ha procurato un trauma cranico e uno squarcio che ha richiesto 25 punti di sutura per essere medicato. Il giocatore del Crystal Palace si è fatto ricostruire l'orecchio da un chirurgo plastico che è rimasto sconvolto dall'entità del danno, ma ora tutto è stato messo alle spalle e il giocatore è tornato in campo per la partita di FA Cup in casa del Fulham.

È la prima volta che scende in campo e tutti sono rimasti sorpresi da vedere lo speciale caschetto che indossava. Chiaramente è passato poco tempo dall'infortunio e aveva necessità di indossare un dispositivo protettivo per tenere al sicuro l'orecchio da eventuali colpi. Non è il classico casco, come ad esempio quello di Petr Cech, ma una sorta di cuffia da pallanuoto che copre soltanto una zona specifica.

Il caschetto speciale di Mateta

L'orecchio è ancora ricoperto da un cerotto per evitare che la ferita prenda infezione durante la guarigione, ma Mateta aveva bisogno di ulteriore protezione per tornare in campo. Così nella vittoria del Crystal Palace contro il Fulham è tornato in campo indossando una sorta di cuffia da pallanuoto che gli copriva l'orecchio lasciandogli scoperto il resto del volto e della testa. La progettazione del dispositivo, ovviamente approvato dalla federazione inglese, ha richiesto diverso tempo e il giocatore ne ha provate diverse versioni, tre in tutto.

Lo ha raccontato Glasner scherzando sull'attuale conformazione: "È come un casco da pallanuoto. Nella pallanuoto serve per non far entrare l'acqua nelle orecchie, lui ce l'ha solo da un lato. Sembra folle, ma ci siamo abituati". È il design più comodo, perché l'alternativa era quella di portare una sorta di casco integrale che durante gli allenamenti gli ha causato diversi problemi per via del peso eccessivo.

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