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Materazzi sente parlare Ibrahimovic: “Spero che il Milan non riprenda mai Paolo Maldini…”

Marco Materazzi è un simbolo interista e come tutti i nerazzurri è ben contento di quello che vede succedere al Milan in questo difficile avvio di stagione. È l’occasione per prendersi gioco del suo storico rivale Zlatan Ibrahimovic, oggi plenipotenziario rossonero: “Dice che lui è il boss? Spero che il Milan non riprenda mai Paolo Maldini…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Zlatan Ibrahimovic ribadisce che al Milan comanda lui, che lui è il boss e via con questi toni. Lo ha detto in TV prima della disfatta dei rossoneri a San Siro nel primo turno di Champions League contro il Liverpool, dovendo controbattere alle perplessità di Zvone Boban ("nessuno ha capito cosa fai al Milan"), e in effetti il 42enne svedese – al di là di quale sia il suo preciso ruolo nell'organigramma del Diavolo, ovvero "Senior Advisor della Proprietà e del Senior Management di AC Milan" – si sta comportando esattamente così, ovvero da padrone assoluto del vapore, che deve dare conto solo e soltanto al patron di RedBird Gerry Cardinale. I risultati di questo inizio di stagione non stanno dando per ora ragione alla sua gestione, in primis la scelta di Fonseca come allenatore, e dall'altra parte del Naviglio c'è chi gode parecchio, come il simbolo interista Marco Materazzi: "Spero che il Milan non riprenda mai Paolo Maldini…".

Zlatan Ibrahimovic è apparso molto sicuro di sé prima di Milan-Liverpool
Zlatan Ibrahimovic è apparso molto sicuro di sé prima di Milan-Liverpool

Materazzi e Ibrahimovic, storie sempre tese

Materazzi e Ibrahimovic in questi anni non si sono risparmiate frecciate al veleno. L'ex attaccante di Malmoe confessò di aver colpito volontariamente Matrix con violenza per vendicarsi di storie tese pregresse: "Materazzi era cattivo. In un derby lo mandai in ospedale, aspettavo quel momento da quattro anni". Parole cui il 51enne campione del mondo rispose beffardamente, pubblicando la foto della Champions vinta dall'Inter nel 2010, appena dopo che Ibra se n'era andato al Barcellona in cambio di Eto'o e un conguaglio di 50 milioni: "Sempre e comunque grazie Ibrahimovic, senza di te non l’avremmo mai vinta".

Adesso è di nuovo tempo di derby a Milano, con le due squadre che ci arrivano con stati d'animo decisamente differenti. L'Inter campione d'Italia è partita col piede giusto anche in questa stagione, terza e imbattuta in campionato, nonché reduce dal bel pareggio di Champions in casa della corazzata City. Tutt'altra aria si respira in casa rossonera, dove la pesante sconfitta contro il Liverpool fa il paio con lo stentato avvio in Serie A, appena risollevato dall'ultima vittoria sul Venezia.

Fonseca traballa, l'ultima parola spetta a Ibra: non può più sbagliare

Paulo Fonseca è già sulla graticola, il derby potrebbe essere la sua ultima partita in panchina ed ovviamente Ibrahimovic è l'uomo cui spetterà mettere il timbro sull'eventuale sostituto. Un ribaltone che sconfesserebbe a tempo di record la scelta tecnica che lui stesso aveva rivendicato con orgoglio il giorno della presentazione del 51enne tecnico portoghese lo scorso 13 giugno: "Abbiamo scelto Fonseca perché volevamo un gioco dominante e offensivo. Con tutto il rispetto per Pioli, dopo questi anni serviva qualcosa di nuovo. Paulo è l'uomo giusto, siamo molto fiduciosi".

Zlatan Ibrahimovic con Paulo Fonseca lo scorso luglio
Zlatan Ibrahimovic con Paulo Fonseca lo scorso luglio

Sembra passato un secolo, ma siamo appena a settembre: le parole di Ibrahimovic sono invecchiate velocemente e non benissimo. Adesso si parla di Terzic, Sarri o Tudor come possibili allenatori chiamati al Milan per dare subito una sterzata alla stagione, col croato che sarebbe il preferito di Ibra. Anche per uno come Zlatan, che spesso si è paragonato a Dio, adesso non si può più sbagliare.

Materazzi intanto gode e non lo nasconde alla Gazzetta: "Ibrahimovic dice che lui è il boss? Mah, non mi fa nessuna impressione onestamente. Diciamo che sono parole che fanno parte del personaggio. Mi viene da dire questo, da tifoso dell’Inter: spero che il Milan non riprenda mai Paolo Maldini…". Come a dire: con Maldini in società sì che il Milan era pericoloso per la sua Inter, adesso per il popolo nerazzurro va bene così.

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