Materazzi racconta gli allenamenti dell’Inter con Mourinho: “Una guerra”
Sono i giorni del decennale del triplete dell'Inter. Coppa Italia, Serie A e Champions League, tutto nel giro di pochi giorni. Un trionfo rimasto nella storia, che vive come fosse oggi nei racconti dei protagonisti di quell'impresa. Tra questi anche Marco Materazzi, protagonista di una delle ultime dirette Instagram di Christian Vieri, mattatore social di questo periodo. L'ex difensore nerazzurro ha raccontato alcuni retroscena di quella stagione. Su tutti, il modo in cui le vittorie sono state costruite quotidianamente, con il lavoro. Negli allenamenti di José Mourinho.
"Una guerra". Li descrive così Matrix, per rendere l'idea.
"La differenza la fanno gli allenamenti, perché se fai ogni allenamento fino alla morte… Per fortuna ho scoperto i suoi allenamenti a fine carriera, altrimenti sarei morto. Usa una metodologia di sfide due contro tre, due contro due, tutto a pressione. Lui diceva: ‘Se vi allenate un'ora e mezzo con me, giocate novanta minuti di partita tranquillamente'. Ti alza il livello e questo fa la differenza perché arrivi alle partite motivatissimo".
C'era un accorgimento che Mourinho usava in modo maniacale, per preparare la squadra ad ogni situazione, nei minimi dettagli. Durante la settimana allenava sempre i suoi giocatori a giocare in inferiorità numerica. Circostanza che si è verificata più volte, in partita, durante quella stagione. Anche nella gara più importante, persino più della finale di Champions: la semifinale di ritorno contro il Barcellona.
"Ci allenavamo davvero per giocare 9 contro 11, 10 contro 11. A Barcellona quando venne espulso Thiago Motta ci disse: ‘Ragazzi, ci alleniamo 7 contro 5, 7 contro 4, 9 contro 5. Qui siamo 11 contro 10. Non pensiamo a partire dal portiere, diamogliela la palla. Tirala lunga Julio e difendiamoci 11 contro 10".
La ricetta di una resistenza epica, preludio ad un successo unico.