Massimo Ferrero al ristorante: circondato dai tifosi, chiama le forze dell’ordine
Cinquanta tifosi all'esterno di un locale per insultare il presidente, Massimo Ferrero. La Samp non vive giorni tranquilli, né a livello sportivo [liguri ultimi in classifica a zero punti] né a livello societario per le voci sulla possibile cessione del club al gruppo che ha come rappresentante Gianluca Vialli. Mercoledì sera c'è stato l'ennesimo episodio che ha scandito questa situazione di malcontento e al tempo stesso attesa per gli sviluppi della vicenda.
Ferrero al ristorante, la contestazione dei tifosi
Il numero uno dei blucerchiati era a cena in compagnia del direttore sportivo, Osti, e del tecnico, Di Francesco, in un ristorante dell'entroterra genovese. Un luogo apparentemente più appartato scelto anche per ragionare con maggiore discrezione sulla situazione. Il passaparola, però, ha fatto sì che quel rendez-vous divenisse l'ennesima occasione per scatenare rabbia e contestazione nei confronti della dirigenza, in particolare di Ferrero. Quando s'è diffusa la voce tra i tifosi che il presidente era in quel locale nel giro di poco tempo un manipolo di tifosi s'è radunato nei pressi del luogo per inveire contro di lui. Non c'è stato alcun contatto fisico né tentativo di aggressione ma, considerata la situazione, il presidente ha chiamato le forze dell'ordine per tutelare la propria incolumità e quella delle persone che erano con lui.
Il presidente chiama le forze dell'ordine
Solo dopo l'arrivo delle forze dell'ordine il gruppo di sostenitori s'è poco alla volta sciolto. Ferrero e i commensali hanno lasciato il ristorante in un secondo momento. E' l'ennesimo episodio a testimonianza del momento di grande tensione nell'ambiente doriano. Nella giornata di mercoledì, infatti, era stato affisso uno striscione dal messaggio minaccioso nei pressi del cancello d'ingresso del quartier generale della società: "Ferrero infame, guardati le spalle" le parole che hanno spinto gli agenti della Digos ad aprire un'indagine per individuare i responsabili del gesto anche attraverso l'ausilio delle telecamere di sorveglianza.