Martinez ha esagerato, c’è una persona che lo avverte: “Deve imparare il rispetto”
Il gesto volgare di Emiliano ‘Dibu' Martinez durante la cerimonia di premiazione dopo la finale ha fatto il giro del mondo. Non è stata l'unica provocazione del portiere dell'Argentina, protagonista di atteggiamenti sopra le righe sia in campo (per i trucchetti snervanti durante l'esecuzione dei calci di rigori) sia negli spogliatoi (con quel minuto di silenzio per Mbappé "che è morto") sia nel corso della festa per la vittoria dei Mondiali in Argentina (il bambolotto con la faccia dell'attaccante non poteva passare certo inosservato).
Una situazione tale da spingere il presidente del Comitato Olimpico francese, Olive, a chiedere una punizione esemplare e la federazione transalpina a sporgere reclamo ufficiale per l'insistenza e l'accanimento nei confronti del calciatore del Paris Saint-Germain. L'estremo difensore, però, ha preso di mira nel suo modo di interpretare il ruolo e raccontare quegli attimi anche un altro giocatore de Les Bleus. Si tratta di Tchouameni, che ha fallito dagli undici metri dopo il penalty precedente parato a Coman.
"Quando ho parato il primo rigore in finale, sapevo che l'altro ragazzo sarebbe stato molto nervoso – ha raccontato durante una cerimonia in Argentina -. Ho provato a giocare con lui mentalmente buttando via la palla, parlando con lui… E ha mancato il gol, ha mandato tutto all'aria". Le critiche gli sono arrivate non per quello stratagemma ma per quanto fatto poco dopo… una specie di balletto per celebrare lo sbaglio dell'avversario.
"Il peggiore giocatore dell'Argentina e il più odiato dei Mondiali". È così che la stampa francese ha descritto Martinez ma non è stata solo un'obiezione di parte, sollevata dagli sconfitti. No, quegli atteggiamenti hanno suscitato anche altre forti perplessità. Tutti hanno visto cosa è successo e si sono fatti un'idea. Unai Emery, tecnico dell'Aston Villa che attende il ritorno del portiere in Inghilterra, gli ha lanciato già un messaggio molto chiaro al riguardo.
"Voglio parlare con lui quando verrà qui la prossima settimana – ha ammesso -, ma sto pensando più alla sua prestazione e alla sua vittoria che alla sua celebrazione. Parlerò con lui perché voglio controllarlo anche su un aspetto le sue emozioni".
La riflessione di Emery si fa più precisa, l'allenatore va a fondo e mette un punto fermo per il futuro. Come a dire: in nazionale hai fatto quel che volevi, qui con me funziona diversamente. "Dobbiamo avere dei valori, dobbiamo concentrarci sul comportamento quando siamo insieme e con gli avversari. E avere rispetto".
Quando rientrerà Martinez in squadra? Al portiere è stato concesso un periodo di riposo extra dopo i Mondiali, quindi non sarà a disposizione per la sfida di Santo Stefano contro il Liverpool ma dovrebbe essere pronto per la trasferta sul campo del Tottenham nel giorno di Capodanno. "Prima della Coppa del Mondo ho spiegato che ogni giocatore avrebbe avuto un minimo di sette giorni di riposo fino a un massimo di 12 dopo il torneo. Mi aspetto che Emiliano venga giovedì e sia disponibile per il Tottenham". Emery ha parlato, Martinez è avvertito.