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Marsiglia, assalto ultrà al centro d’allenamento: calciatore colpito alla schiena da un lacrimogeno

Violenti scontri a Marsiglia provocati dai tifosi dell’Olympique che, delusi dal rendimento in campionato, hanno trasformato una manifestazione di protesta in guerriglia. Un calciatore è stato colpito alla schiena da un lacrimogeno lanciato dagli agenti. Sono 25 le persone arrestate dalle forze dell’ordine. Rinviata a data da destinarsi la partita contro il Rennes.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ingresso del centro sportivo del Marsiglia in fiamme
L'ingresso del centro sportivo del Marsiglia in fiamme

Partita con il Rennes in programma questa sera rinviata a data da destinarsi. Un calciatore dell'Olympique, Alvaro Gonzalez, è stato colpito alla schiena (c'è ansia per le sue condizioni) da un lacrimogeno durante l'assalto al centro sportivo del Marsiglia. Credeva di essere stato colpito da una pallottola, per sua fortuna se l'è cavata senza riportare lesioni. Sono queste le prime notizie che rimbalzano dalla Francia dopo la guerriglia urbana scatenata dai tifosi transalpini. La rabbia ultrà s'è abbattuta oggi pomeriggio contro la squadra e ha scatenato la follia collettiva. Incontenibile, dirompente, ha fatto breccia anche all'interno raggiungendo anche lo spogliatoio e alimentato il bollettino di cronaca nera con i 25 arresti effettuati dagli agenti a margine dei tumulti.

Gli incidenti scoppiati davanti al centro sportivo

Una manifestazione della parte più calda del tifo organizzato ha trasformato la zona nei pressi del quartier generale della società in un campo di battaglia: lanci di fumogeni e petardi, scontri con le forse dell'ordine, cori ostili e poi un principio d'incendio davanti a cancelli d'ingresso della struttura hanno scandito la protesta durissima, violenta messa in atto dai supporters dell'OM, scontenti per i risultati della squadra.

Le immagini degli scontri a Marsiglia viste dall'alto
Le immagini degli scontri a Marsiglia viste dall'alto

Rabbia ultrà per i risultati negativi del Marsiglia

Possibile che la delusione per un trend di rendimento negativo possa sfociare in atti di violenza di questa portata? No, eppure a Marsiglia è successo. Il motivo è da ricercare nella sequenza di risultati (un pareggio e quattro sconfitte) che ha frenato l'Olympique in Ligue 1, a digiuno di vittorie dall'inizio dell'anno.

Caos in squadra, Villas-Boas annuncia l'addio

E adesso che anche la tifoseria è scesa in piazza, il caos è totale. In squadra, dove di recente è arrivato Milik da Napoli, la situazione è incandescente: alcuni calciatori (Thauvin e Payet) si sono accusati a vicenda dinanzi al tecnico, Villas Boas, nel corso di una conferenza stampa. Lo stesso allenatore portoghese ha chiarito che la sua esperienza alla guida della squadra terminerà a giugno, quando arriverà la scadenza naturale del contratto a meno che non ci siano segnali differenti da parte della dirigenza.

Cori e striscioni contro la dirigenza

Nel mirino dei tifosi c'è anzitutto il presidente delegato Eyraud: tra i cori e gli striscioni comparsi nel pomeriggio di violenza molti erano rivoluti a lui, ritenuto responsabile della programmazione sbagliata, direttamente collegata al crollo verticale della formazione in campionato.

Rinviata la partita contro il Rennes

Non c'è stata scelta: alla luce di quanto accaduto è arrivata la decisione di rinviare a data da destinarsi la partita di campionato contro il Rennes. Il fischio d'inizio era previsto alle 21: l'ex attaccante del Napoli, Milik, avrebbe dovuto giocare dal primo minuto dopo il debutto di domenica scorsa contro il Monaco (era partito dalla panchina).

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