Marsch da allenatore del Leeds al Southampton in 10 giorni: in Italia non è consentito
Era il 6 febbraio quando il Leeds decise di esonerare Jesse Marsch dall'incarico di allenatore dei ‘Whites'. Fatale al tecnico statunitense la sconfitta contro il Nottingham Forest che di fatto ha messo fine alla sua avventura nel club inglese. Una beffa anche per Weston McKennie che da poco aveva lasciato la Juventus proprio per andare al Leeds dello stesso Marsch, statunitense come lui. La situazione in classifica in effetti non è proprio favorevole all'allenatore che paga una posizione che non può di certo rasserenare i tifosi.
Un quartultimo posto a dir poco pericoloso visto che gli attuali 19 punti non possono essere sufficienti per la salvezza. Ecco perché il Leeds ha deciso di cambiare immediatamente ma senza riuscire ancora a trovare un degno sostituto di Marsch. Alfred Schreuder, inizialmente indicato come uno dei favoriti per la panchina, ha ufficialmente declinato la proposta lasciando ancora al suo posto Michael Skubala, attualmente tecnico ad interim del ‘Whties'.
Ma nel frattempo lo stesso Marsch non ha di certo perso tempo dato che a breve firmerà con il Southampton. Come riporta Sky Sports UK, sembra davvero imminente l'accordo tra il tecnico americano e la dirigenza del club che avrebbe deciso di affidargli la guida tecnica dopo il licenziamento di Nathan Jones. I Saints occupano l'ultima posizione in classifica, con soli 15 punti conquistati in 22 gare. Una situazione paradossale visto che fino a una settimana fa Marsch lottava per non retrocedere proprio con il Southampton che adesso si ritrova ad allenare. A distanza di 10 giorni ha cambiato due squadre che lottano per lo stesso obiettivo. Un qualcosa che non può accadere in Italia, proprio come prevede il regolamento.
I campionati professionistici di calcio in Italia infatti non permettono a un allenatore esonerato in stagione da un club, di poter allenare un'altra squadra nella stessa annata. Una condizione che di certo limita la carriera di un tecnico. Un po' come accaduto per Gattuso alla Fiorentina che ingaggiò Ringhio come tecnico per pochi giorni prima dell'esonero ancor prima che il campionato iniziasse. L'ormai ex tecnico del Valencia – recentemente esonerato – in quel modo però non ha potuto allenare in Italia trasferendosi di fatto in Spagna. Una normativa regolamentata, come recita la NOIF, all'interno dell'articolo 38:
“Nel corso della stessa stagione sportiva i tecnici, salvo il disposto di cui all’art. 30, comma 2 del Regolamento del Settore tecnico, nonché quanto disciplinato negli accordi collettivi fra l’Associazione di categoria e le Leghe Professionistiche o nei protocolli d’intesa conclusi fra tale Associazione e la Lega Nazionale dilettanti e ratificati dalla FIGC, non possono tesserarsi o svolgere alcuna attività per più di una società".
Il testo è molto chiaro e dispone infatti il divieto per un allenatore esonerato, di accettare incarichi da altre società italiane di calcio professionistiche previa risoluzione contrattuale. "Possono trasferirsi nella stessa stagione sportiva presso Federazioni Estere Tecnici tesserati in Italia a seguito di risoluzione del rapporto a qualsiasi titolo purché sopravvenga accordo consensuale al trasferimento con la società di appartenenza e parere favorevole del Comitato Esecutivo del Settore Tecnico" sottolinea infatti il comma 2 dell'articolo 32 del regolamento del Settore Tecnico FIGC.
Insomma, sicuramente si tratta di un qualcosa che in un certo senso limita e tanto la carriera di un allenatore e che conferma quanto sia solido il legame che viene stipulato da un determinato tecnico con il club col quale ha deciso di intraprendere un percorso lavorativo. Qualche mese fa però in Italia è stato fatto un piccolo passo in avanti in questo senso almeno nel calcio dilettantistico. Gli allenatori esonerati prima del 30 novembre potranno tesserarsi con altri club nel corso della stagione sportiva, a condizione che la nuova società partecipi a un girone diverso o a un campionato diverso da quello a cui partecipava la società che ha esonerato il tecnico.