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Marotta su Paratici al Milan racconta incredulo cosa dice una “leggenda metropolitana milanese”

Marotta ha voluto fare chiarezza sulla questione di Paratici al Milan ma poi ha punzecchiato le avversarie: “Su di noi ne dicono tante. Con un pizzico di ironia fa parte di quel concetto della cultura dell’invidia”
A cura di Ada Cotugno
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Dietro la trattativa saltata tra il Milan e Fabio Paratici ci sarebbe Beppe Marotta. È questa una delle illazioni che sono nate dopo che i rossoneri hanno allentato la presa sul direttore sportivo, anche se qualcuno parlava di pressioni provenienti dall'alto affinché non accettasse questo incarico in Italia. Il presidente dell'Inter con ironia ha voluto fare chiarezza su questa situazione che a lui sembra surreale.

Intervenuto sul palco de Il Foglio a San Siro il numero uno nerazzurro ha voluto specificare che si tratta di una notizia inventata e che mai in nessun modo avrebbe messo becco nei piani del Milan. Una leggenda metropolitana, come viene definita da Marotta, che fra le altre cose pizzica anche le rivali che spesso hanno accusato la sua squadra di essere in fallimento viste le recenti vicissitudini finanziarie.

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Marotta chiarisce la leggenda su Paratici

È incredulo il presidente dell'Inter mentre racconta quali dicerie circolano su di lui. Il Milan era vicino a ingaggiare Paratici come nuovo direttore sportivo, ma una serie di ostacoli hanno impedito il ritorno in Italia del dirigente spingendo i rossoneri verso altri profili. Scelte interne, ma Marotta ci tiene a ribadirlo: "Questa è un’altra leggenda metropolitana milanese. Io non so se esiste un cavaliere bianco, una metafora che si usa tanto nella finanza. Come è possibile immaginare che io abbia potuto condizionare il proprietario, il presidente o l’amministratore delegato del Milan. Sono tutte persone che hanno competenza e non aspettano il mio suggerimento. Anche volendo, cosa avrei fatto?".

E poi scherza sulla rivalità con il Milan: "A me personalmente, se Paratici venisse a fare il direttore sportivo del Milan sarei ancora più contento, perché mi genererebbe ulteriori stimoli e quindi sarei ancora più incazzato". Marotta poi punta il dito anche contro chi parlava insistentemente del fallimento dell'Inter: "Fallite addirittura è una parolaccia che proprio non esiste. Su di noi ne dicono tante. Con un pizzico di ironia fa parte di quel concetto della cultura dell’invidia. Chi vince generalmente si porta dietro questo concetto sbagliato. Noi non abbiamo mai rischiato il fallimento, siamo una società che ha un’esposizione finanziaria, abbiamo un bond che controlliamo benissimo. Non abbiamo debiti verso fornitori o banche, altrimenti non avremmo potuto essere iscritti".

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