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Marotta spiega il flop Eriksen: da opportunità di mercato a giocatore non funzionale all’Inter

L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta è tornato a parlare di Christian Eriksen. Il dirigente ha provato a spiegare i motivi del flop del danese che a gennaio potrebbe lasciare la squadra di Conte. I nerazzurri proveranno a portare a Milano un calciatore più funzionale al gioco del mister salentino.
A cura di Marco Beltrami
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Alla vigilia del match contro il Torino, Beppe Marotta aveva quasi dato il benservito a Christian Eriksen, dichiarando "non tratteniamo chi chiede di andar via". Nel pre-partita del confronto con il Sassuolo l'amministratore delegato nerazzurro è tornato sull'argomento, spiegando i motivi per cui il danese non si è "integrato" nel migliore dei modi nell'Inter. Un'opportunità di mercato che purtroppo non si è rivelata "funzionale" al gioco di Antonio Conte.

Cosa è andato storto per Christian Eriksen all'Inter, le parole di Marotta

Cosa è andato storto all'Inter per Christian Eriksen? Beppe Marotta ha spiegato i motivi per cui un giocatore arrivato tra grandi aspettative non è riuscito a lasciare il segno e convincere Antonio Conte: "Capita che magari ci siano dei giocatori che risultino poi non essere funzionali al gioco. A gennaio abbiamo colto un’opportunità di mercato, acquistandolo per 20 milioni. Esistono delle difficoltà, ma l’allenatore ha diritto e il dovere di mettere in campo i giocatori che ritiene essere i migliori per quella partita".

Il futuro di Eriksen e la possibile cessione a gennaio

Cosa succederà dunque a gennaio? Le porte per l'ex Tottenham sembrano ormai aperte, con l'Inter che proverà a portare alla corte di Conte, un giocatore più funzionale al suo calcio: "Ovvio che a gennaio, se non dovesse prendere parte a delle partite, il giocatore potrebbe essere il primo a chiedere di essere trasferito, ma lo dovremo fare senza nessuna polemica. Si cerca di migliorare sfruttando le opportunità, ma non è facile. Oggi il grande problema è uno stress psico-fisico dovuto ai continui impegni della squadra. Alcuni giocatori non sono mai andati in vacanza, altri hanno ripreso dopo 10 giorni. Oggi, più ad altri club, questa situazione ci sta pesando”.

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