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Marotta spiega cosa è successo prima del rinvio di Inter-Roma per i funerali di Papa Francesco

Il presidente dell’Inter spiega le dinamiche dietro la decisione di posticipare la sfida contro la Roma: tra rispetto istituzionale, pressioni sportive e un calendario sempre più congestionato.
A cura di Michele Mazzeo
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Giuseppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell’Inter, ha chiarito le motivazioni che hanno portato al rinvio della partita contro la Roma, inizialmente prevista per sabato 26 aprile, alla luce dei funerali di Papa Francesco. La sfida si disputerà domenica 27 aprile alle ore 15, appena tre giorni prima della semifinale di Champions League contro il Barcellona.

"È un'occasione per rinnovare il cordoglio verso una figura nobile come quella del Papa, molto vicina anche al mondo dello sport", ha spiegato Marotta ai microfoni di Sport Mediaset alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan, elogiando l’atteggiamento dei suoi giocatori e dell’allenatore, che hanno accettato senza proteste l’anticipo domenicale nonostante il calendario fitto.

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Il dirigente nerazzurro ha confermato che la società aveva rifiutato la deroga offerta dalla Lega Serie A, scegliendo di rispettare il lutto nazionale: "Ringrazio i giocatori e l’allenatore che, pur avendo uno slot per giocare sabato alle 20.45, hanno aderito all’invito della società di giocare domenica, nonostante un impegno ravvicinato come quello col Barcellona".

Secondo Marotta, si è trattato di una scelta responsabile ma resa difficile da un calendario "sempre più intasato". Il club ha fatto richiesta di rinvio per senso di responsabilità e non per ottenere vantaggi nella lotta scudetto con il Napoli. "Non chiedevamo un rinvio a data da destinarsi, noi abbiamo chiesto di rinviare il match perché era giusto. Abbiamo un impegno ravvicinato, quello col Barcellona, che forse è l’appuntamento più importante dell’anno. Di questo penso ne potrebbe giovare tutto il movimento calcistico italiano, credo sia la prima volta che una squadra italiana giochi la domenica prima di una semifinale europea. Noi cercavamo il rinvio, ma non c’era la possibilità di andare oltre per un calendario troppo intasato" è stata infatti la spiegazione data dal presidente nerazzurro.

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Il rinvio è stato confermato solo dopo lunghe trattative tra società (con De Laurentiis e la Roma che si sarebbero messi di traverso), Lega, Governo e CONI. Alla fine ha prevalso la “ragion di Stato”, e Inter-Roma si giocherà quindi domenica pomeriggio, lasciando così il sabato come una giornata priva di altri eventi sportivi, come stabilito dalle autorità in segno di lutto nel giorno delle esequie del Santo Padre. Marotta ha infine rilanciato il tema della riforma del calendario: "Il calendario è molto fitto e prima o poi bisognerà metterci mano per far sì che il nostro campionato possa tornare più competitivo" ha difatti chiosato il numero uno del club nerazzurro.

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