Marotta spiega come si vince: si è preso Pincella dalla Juve appena è arrivato all’Inter
Ok, l'Inter non ha ancora vinto lo scudetto, ma con nove punti di vantaggio sulla Juventus e una partita da recuperare (quella interna con l'Atalanta, rinviata per la Supercoppa vinta in Arabia Saudita), sembra davvero difficile che la squadra nerazzurra – scintillante nel gioco oltre che dominante in campo – possa buttare tutto alle ortiche. Deus ex machina della squadra che sta replicando il campionato da schiacciasassi del Napoli dello scorso anno è l'Ad Beppe Marotta, che svela come le vittorie si costruiscano togliendo i pezzi migliori agli avversari anche fuori dal campo.
"Un bravo dirigente offre ai suoi il meglio. Quando sono arrivato all'Inter, ho portato dalla Juventus il miglior nutrizionista. La competenza si paga, ma questi sono investimenti, non costi", spiega il 66enne varesino nel suo intervento al Corso da Team Manager organizzato dall'università Luiss di Roma.
Marotta si riferisce a Matteo Pincella, già tra gli arterfici dello scudetto vinto dall'Inter nel 2021 con Antonio Conte in panchina e adesso ugualmente fondamentale – in un ruolo dietro le quinte, ma evidentemente decisivo visto come ne parla l'Ad nerazzurro – nella cavalcata della formazione di Simone Inzaghi verso un altro tricolore da mettere nella bacheca di Viale della Liberazione.
Mantovano, classe 1979, Pincella viene dal rugby: nel 2012 è approdato alla Juve come responsabile per le strategie nutrizionali volte all'alta prestazione sportiva e poi dal 2016 ha lavorato anche per la nazionale. Il suo passaggio all'Inter, dove ha ritrovato sia Marotta che Conte, ha segnato un nuovo approccio della società nerazzurra dal punto di vista dell'alimentazione dei calciatori, visto che fino a quel momento il club si appoggiava soltanto a un consulente esterno.
Insomma, non si vince solo con i gol di Lautaro, i lanci di Calhanoglu e le parate di Sommer: dietro c'è molto altro. E Marotta lo sa bene.