Marotta punge Skriniar per l’addio all’Inter: “Ha fatto finta di voler rinnovare ma pensava altro”
Milan Skriniar è una ferita ancora aperta all'interno dell'Inter per il modo in cui si è interrotta bruscamente l'avventura. Un tira e molla per il rinnovo, attese, incontri e alla fine l'addio a parametro zero per sposare la causa del PSG. Ma solo oggi, a diversi mesi di distanza dalla sua cessione, Beppe Marotta racconta i retroscena di quei mesi di trattative in cui i nerazzurri speravano di poterlo blindare con un nuovo contratto.
Il dirigente ha raccontato alla Gazzetta dello Sport cosa è successo davvero, collegando il caso del difensore a quello di Lukaku. L'addio dell'attaccante scotta, ma Marotta ha voluto offrire un altro esempio di grande delusione vissuta in nerazzurro: "Quello di un giocatore che ha fatto finta di voler rinnovare e poi in realtà pensava altro…". Un'accusa pesante nei confronti di Skriniar e che solleva il coperchio su una storia che fin qui era stata raccontata in maniera diversa.
"Ho provato un forte senso di delusione", continua Marotta alla rosea riguardo il mancato rinnovo dello slovacco. I contatti con il club erano partiti dalla scorsa estate e dal mese di gennaio, ossia quando il difensore era libero di accordarsi con qualsiasi squadra per partire a parametro zero in estate, erano arrivate notizie sull'accordo definitivo per il suo passaggio in Francia.
Skriniar ha poi rivelato di aver ceduto subito alla corte del PSG e la versione di Marotta conferma le sue dichiarazioni. In realtà, nonostante i lunghi incontri e le trattative tra le parti, non c'è mai stata la volontà di rinnovare con l'Inter prima di partire, garantendo così alla società un ritorno economico dalla sua cessione che invece non c'è mai stato: "Avrebbe potuto rinnovare, gli abbiamo proposto tante soluzioni del genere, anche quella di fissare una clausola rescissoria che tutelasse sia lui sia le esigenze dell’Inter. Ma ha sempre detto no".
Per Marotta non è stata solo una lotta tra il difensore e la dirigenza nerazzurra, ma un vero e proprio affronto alla storia del club con il quale ha vinto uno Scudetto e per due volte Coppa Italia e Supercoppa Italiana: "Perché quando un giocatore non rinnova, non va contro la classe dirigenziale o contro il presidente, ma va proprio contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non alle persone".