Marotta: “Il mercato dell’Inter è chiuso, non ci sarà alcuna risposta al Milan”
Non ci saranno colpi di mercato. Gli ultimi dieci giorni della sessione invernale scivolerà senza particolari sussulti per l'Inter. La linea tracciata dalla società era già chiara: non c'è budget per investimenti, sono ipotizzabili solo occasioni a prezzo di costo o al massimo all'insegna degli scambi alla pari. Ma niente aggravi a bilancio. "Fase delicata", così l'ad Marotta definisce la situazione attuale del club alle prese anche con le voci di una possibile cessione di parte (o tutte) delle quote azionarie attualmente di proprietà della famiglia Suning. Ecco perché, in virtù della contingenza degli eventi, è difficile immaginare che l'Inter possa calare il proprio asso nelle manica per rispondere al Milan che ha ingaggiato Mandzukic, preso Tomori e c'è ancora posta per un terzino da sistemare alle spalle di Theo Hernandez.
Il nostro mercato si è chiuso – ha ammesso Marotta parlando poco prima di Udinese-Inter -. Abbiamo un gruppo coeso, calciatori che riteniamo competitivi e un grande allenatore. Eravamo alla ricerca di opportunità ma in questo momento delicato dobbiamo fare leva su altre cose altrettanto importanti come senso di appartenenza e attaccamento alla maglia. Hakimi? Speculazioni con l’obiettivo di destabilizzare l’ambiente. La proprietà è credibile. Il management deve garantire, stabilità, compattezza.
Non ci sarà alcun colpo a sorpresa, nemmeno la cessione di Eriksen. Il danese è l'unico che può lasciare i nerazzurri ma a bloccare ogni operazione per adesso è il suo stipendio abbastanza alto anche per il Tottenham. Il suo ex club lo accoglierebbe volentieri ma l'ingaggio da 7 milioni netti viene ritenuto al di sopra del tetto fissato dai londinesi. Tra le voci delle ultime ore c'è il possibile rientro a Milano di Agoume, attualmente in prestito allo Spezia. Marotta chiarisce anche queste indiscrezioni ridimensionandone la portata.
È un calciatore classe 2022 e deve trovare continuità in una squadra che gli permetta di giocare sempre. Se tornasse da noi sarebbe ingiusto nei confronti dello Spezia ma creerebbe problemi anche a lui. Intanto abbiamo Vecino che è tornato in gruppo.