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Marotta difende l’Inter con una frase, ma qualcosa non quadra: alla Juve usò la stesso concetto

La frase di Beppe Marotta per difendere l’Inter dagli attacchi delle ultime ore dopo l’episodio Bastoni-Duda che ha caratterizzato la vittoria contro il Verona. L’amministratore delegato nerazzurro ha usato lo stesso concetto di quando era alla Juventus.
A cura di Fabrizio Rinelli
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È sempre Inter-Juventus. All'indomani delle discusse vittorie di nerazzurri e bianconeri, rispettivamente contro Verona e Salernitana, le squadre di Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri continuano a darsi battaglia in testa alla classifica. Sono due i punti che distanziano la Vecchia Signora dall'Inter. Un duello che fa crescere ulteriormente la pressione attorno a ogni partita giocata da parte delle due squadre. In queste ore però è stato Beppe Marotta, ex amministratore delegato della Juve oggi all'Inter, a parlare di quanto sta accadendo.

Le decisioni arbitrali che hanno caratterizzato la rete del 2-1 di Frattesi contro il Verona fanno ancora discutere. Per non parlare di quanto accaduto all'Arechi tra Salernitana e Juventus con lo sfogo della dirigenza campana per alcune scelte del direttore di gara giudicate non corrette. Ma nel calderone ci sono soprattutto i nerazzurri per quella gomitata di Bastoni su Duda. Episodio che Marotta si è affrettato a stemperare: "Noi al momento siamo la lepre e la lepre deve essere capace di schivare le fucilate dei cacciatori". 

Massimiliano Allegri con Beppe Marotta ai tempi della Juventus.
Massimiliano Allegri con Beppe Marotta ai tempi della Juventus.

La metafora utilizzata da Marotta a margine dell'assemblea di Lega di oggi è stata chiara. Il dirigente nerazzurro fa intendere come queste voci siano anche state gonfiate per mettere pressione all'ambiente nerazzurro. "Mi pare che anche ieri ci siano stati altri errori arbitrali per altre squadre" sottolinea poi Marotta facendo riferimento agli episodi di Salerno che avrebbero favorito la Juventus specie per via di una presunta espulsione non data a Gatti per un fallo su Legowski. Parole, quelle di Marotta, che però suonano strane.

Già, perché a ottobre del 2017, il dirigente che allora vestiva i panni di amministratore delegato della Juventus, utilizzò la metafora delle lepre e del cacciatore per parlare della lotta Scudetto tra i bianconeri e il Napoli che in quell'anno era allenato da Sarri. "Nervosi? Assolutamente no, a volte il calendario condiziona i momenti – spiegò – Ora abbiamo una lepre davanti. Faremo i cacciatori. Possiamo anche sparare". Da bianconero a nerazzurro, i concetti di Marotta non cambiano in questo derby d'Italia sempre più acceso.

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