Marotta detta la linea per un campionato regolare: “Serie A avanti solo a porte chiuse”
Beppe Marotta è un fiume in piena. L'amministratore delegato nerazzurro continua a spiegare la posizione della società davanti alle scelte della Lega Serie A che hanno messo in serio pericolo la regolarità dl campionato attuale. Il pensiero del dirigente interista è chiaro da sempre: le porte chiuse erano una soluzione, abolirle successivamente, creando nuovi rinvii e altro caos è stato da scellerati. Soprattutto perché ha messo in difficoltà l'intero sistema calcio che aveva necessità di una guida più ferma e autoritaria.
Adesso, si sta cercando di porre la classica toppa su uno squarcio enorme, provando a cercare di far recuperare almeno il derby d'Italia tra Juventus e Inter il prima possibile senza aspettare maggio. A farsi avanti è stato De Laurentiis, patron del Napoli che ha proposto di far slittare il match di Coppa Italia, lasciando una finestra libera già in settimana per Juve e Inter. Il tutto è sotto esame della Lega mentre Marotta rincara la dose.
I problemi nati dalle scelte sbagliate della Lega
Il riassunto di quanto accaduto ha dell'incredibile dice Marotta a '90' minuto': "Giovedì è stato emanato il calendario delle gare a porte chiuse, in cui c'era anche Juve-Inter. Poi, sabato, c'è stato un dietrofront senza confronti con l'assemblea, con la sospensione delle partite. Tutto questo ha portato disagio e squilibri perché alcuni club continuano a scendere in campo con continuità, altri è da due settimane che non possono scendere in campo come l'Inter.
Le porte chiuse, l'unica via per salvare il campionato
Il campionato in questo modo diventa sfalsato nel suo calendario e assume le dimensioni di uno squilibrio imprevisto e imprevedibile cui bisogna assolutamente porre fine
Le parole di Marotta sono concomitanti al nuovo decreto legge emanato dal Governo e valido fino al prossimo 8 marzo, in cui si propone la possibilità di far disputare le gare a porte chiuse: "E' uno strumento che ci permette di portare avanti la regolarità del campionato. Ma se adesso vorranno farci giocare a porte chiuse ci opporremmo con lo stesso principio di incongruenza all'interno delle decisioni prese dalla Lega Serie A".