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Marco Borriello: “Ero capocannoniere e a casa mi aspettava Belen. Oggi gestisco il mio patrimonio”

Marco Borriello racconta i momenti belli e brutti della sua carriera, Belen Rodriguez è in cima ai primi: “Ero innamorato, ero capocannoniere, la squadra andava bene”. Cosa fa oggi a 42 anni l’ex attaccante.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 42 anni Marco Borriello "gestisce il suo patrimonio" e si gode "la serenità, che è quella più importante", lamentandosi scherzosamente di quanto stia invecchiando. L'ex attaccante partenopeo, ritiratosi esattamente sei anni fa dopo aver chiuso con l'Ibiza, si confessa ai microfoni di ‘Che fatica la vita da bomber', ricordando momenti belli e brutti della sua carriera. Quando gli si chiede il momento più bello, Borriello torna all'inizio del 2008, quando segnava a raffica nel Genoa: "Ne ho vissuti tanti, ho vissuto le vittorie degli Scudetti. Però mi ricordo che quando ero al Genoa, quella volta che ho fatto la tripletta a Udine, che sono arrivato a fare 15 gol già a febbraio, ero diventato capocannoniere della serie A e a casa mi aspettava Belen, quindi…".

Marco Borriello con Belen Rodriguez nel luglio del 2007, all'apertura estiva del Billionaire
Marco Borriello con Belen Rodriguez nel luglio del 2007, all'apertura estiva del Billionaire

Borriello, Belen Rodriguez e la differenza tra felicità e serenità

"Cioè, era un momento felice della mia vita, ero innamorato, ero capocannoniere, la squadra andava bene, mi ricordo che ero felice in quel momento – spiega l'ex nazionale azzurro, ricordando la relazione con la showgirl argentina che riempì le pagine dei rotocalchi – Quello era un momento felice, sereno, comunque anche in questo momento mi sento abbastanza, io non dico felice, ma sereno, perché poi la felicità sono attimi, come il gol. Io poi faccio sempre i paragoni con lo sport: fai il gol, sono cinque secondi in cui non capisci niente, quella è la felicità, però la serenità è quella più importante, cioè comportarti bene, stare bene in famiglia, con gli amici, avere un bel lavoro, fare quello che ti piace, cioè crearti la tua serenità quotidiana".

Quanto invece al momento più brutto, bisogna andare avanti solo di qualche mese, dopo il suo ritorno al Milan: "Il momento più brutto al Milan, quando sono stato 10 mesi fermo per gli infortuni, e anche comunque devo dire la verità quando ho smesso di giocare, cioè io sognavo una fine diversa. Comunque sono un giocatore che ha fatto qualcosina nel calcio italiano e sono andato via non dalla porta principale, ecco ho smesso di giocare magari con qualche insulto lì a Ferrara, ma alla fine ho fatto quattro partite, cioè non mi sono mai espresso, sono sono stato messo fuori rosa. Mi sarebbe piaciuta una fine diversa".

Borriello contrastato da Lucio in un derby Milan-Inter
Borriello contrastato da Lucio in un derby Milan-Inter

Nell'estate del 2008 Borriello era al massimo del suo potenziale, ma la malasorte gli spaccò in due la carriera: "Col ritorno al Milan è iniziato un po' il declino, la parte più brutta della mia carriera, perché ho iniziato il ritiro col Milan e mi sono operato subito al menisco, sto due mesi fermo, poi ho riniziato presto, aveva bisogno di me Ancelotti. Mi ricordo però che ero affaticato, non c'erano attaccanti, giocavo io, mi stirai nuovamente al flessore e da lì è iniziato il calvario, perché poi dopo c'era Belen all'Isola dei famosi, avevo problemi psicologici, loro dicevano, ma avevo un muscolo strappato, 35 punti di sutura. Sono stato 10 mesi fermo, non c'erano donne oppure soldi che tenevano, cioè io soffrivo. Ho saltato una stagione dopo aver fatto una grande stagione e poi dopo ho riniziato con Leonardo, ma non ero più io. Cioè ho fatto 15 gol quell'annata, ma a livello fisico ho perso qualcosa, avevo un muscolo accorciato a una gamba".

Borriello si lamenta dei capelli bianchi: "Beckham io lo vedo sempre biondo, ma a lui non vengono?"

Il ricordo di quel Milan fa sbottare scherzosamente Borriello sull'inclemenza del trascorrere del tempo nei suoi confronti: "In quel Milan c'era anche Beckham. Chi era più figo tra me e lui? Tutt'ora lui è ancora un sex symbol, io ormai ho i capelli bianchi, cioè sta cosa qua che vengono i capelli bianchi solo a me e agli altri no, io lo vedo ancora biondo Beckham. Cioè, ma i capelli bianchi non gli vengono?".

Borriello con Beckham in maglia Milan nel 2010
Borriello con Beckham in maglia Milan nel 2010

Ma cosa  fa oggi Borriello? "Io gestisco il mio patrimonio, qualcosina ho guadagnato. Ho speso tanto, ma qualcosina ho fatto, e ho una società di intermediazioni a livello globale, quindi che va dall'immobiliare a… cioè, io ho un grande network, cerco di… ogni tanto, vedo nella rubrica, di far succedere cose".

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