Marciniak al VAR per un rigore per il Milan ma fischia fallo per la Roma: perché non è errore tecnico
Curioso episodio nel finale di primo tempo di Roma-Milan quando l'arbitro del match, Marciniak è stato richiamato al VAR per un episodio controverso in area romanista. Una serie di rimpalli e la richiesta di un fallo di mano da parte dei rossoneri che pretendono un rigore ma vengono smentiti dalle immagini al monitor: il check evidenzia infatti che il primo a toccare di mano è Giroud e per l'arbitro ci vuole meno di un secondo per prendere una decisione corretta, non concedendo il penalty ma un fallo per la Roma.
Una palla vacante in area, che spiove in una selva di giocatori che se la contendono. Tra i più impegnati ci sono per la Roma Mancini e per il Milan Giroud: proprio tra loro cade il pallone e scatta l'effetto flipper con la sfera che rimbalza su polsi e avambracci. Il Milan recrimina un possibile rigore per il tocco del difensore giallorosso che a sua volta protesta per un tocco di mano dell'attaccante francese. Con il gioco fermo e davanti agli animi accesi in campo, l'arbitro Marciniak viene richiamato dal VAR che mette sotto osservazione l'episodio contestato e alla fine scatta il check per un possibile rigore a favore della squadra di Pioli.
Rigore che non arriva perché il primo tocco di mano è proprio di Giroud come rivelano i replay e così non ci può essere rigore. Ma non ci dovrebbe essere nemmeno fallo per la Roma, con la palla che è stata toccata dopo una serie ravvicinata di rimpalli, tuttavia la decisione di Marciniak appare corretta, facendo ripartire il gioco con un fallo a favore della Roma.
Celik espulso, per Marciniak è rosso diretto
Poco prima, sempre nel primo tempo di Roma-Milan altro episodio importante che ha richiamato l'attenzione dell'arbitro polacco quando Celik è entrato fallosamente da dietro su Leao lanciato in velocità. Anche in questo caso Marciniak è stato repentino e risolutorio nella propria decisione estraendo il cartellino rosso al difensore giallorosso, senza alcun indugio. Anche in questo caso la decisione del direttore di gara è apparsa corretta.
Nel rivedere l'azione il difensore giallorosso entra pericolosamente e soprattutto in ritardo nei confronti di Leao che frana a terra rovinosamente con l'azione del Milan che sfuma. Anche per Celik poche proteste, ben consapevole dell'intervento ireegolare commesso e che ha lasciato la Roma in 10 conto 11 pur in vantaggio 2-0.