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Marchisio ricoverato in ospedale: “Tutto ok. Ma non date nulla per scontato, soprattutto con la salute”

L’ex calciatore della Juve e della Nazionale ha condiviso in una storia su Instagram le immagini dall’ospedale. Ha rassicurato tutti: sta bene. Ma ha voluto lanciare un importante messaggio sull’opportunità di fare prevenzione: “Meglio un controllo in più che uno in meno”.
A cura di Maurizio De Santis
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Le immagini del ricovero condivise sui social da Marchisio.
Le immagini del ricovero condivise sui social da Marchisio.

Prevenzione. Mai sottovalutare i sintomi. Meglio fare un controllo in più. Claudio Marchisio sta bene. Il ricovero all'ospedale San Raffaele di Milano aveva alimentato preoccupazione. Quel "first day completed" (primo giorno completato) condiviso sui social in una storia su Instagram e la foto dal lettino (con tanto di braccialetto e beccuccio al braccio per i prelievi) avevano lasciato senza parole.

Ma la citazione della canzone (con tanto di audio in sottofondo) "Don't worry be happy" e la spiegazione offerta dallo stesso ex calciatore della Juve e della Nazionale hanno dissolto ogni perplessità e ansia sulle condizioni di salute.

La canzone "Don't worry be happy" a corredo della storia dell'ex calciatore.
La canzone "Don't worry be happy" a corredo della storia dell'ex calciatore.

Sta bene, è tornato a casa con un pensiero in meno e la certezza che l'importanza della prevenzione è cosa che non va sottovalutata. Anzi, nello stesso messaggio a corredo di quegli scatti – quello in bianco e nero, mentre è vicino alla finestra e ha lo sguardo rivolto verso l'esterno fa toccare con mano lo stato d'animo di quei momenti – fa una raccomandazione precisa.

Sempre meglio fare un controllo in più che uno in meno. Ad aprile ho sofferto di giramenti di testa importanti. I primi esami e poi qualche dubbio. Dopo vari esami specifici (Doppler transacranico con microbolle, RM encefalo, Ecocardio TT, RM Cardio CMC) possiamo tornare ad essere tranquilli. Tutto a posto, si torna a casa. Mi raccomando! Non date mai nulla per scontato, soprattutto con la salute.

Cosa gli era successo? Perché il "principino" (è il soprannome che lo ha accompagnato per tutta la carriera, in particolare a Torino) s'è dovuto sottoporre ad alcuni controlli? Leggendo le prime righe del testo editato ha spostato indietro fino ad aprile scorso le lancette dell'orologio e parlato di "giramenti di testa importanti". Un segnale che non ha trascurato al punto che dopo i primi esami gli avevano fatto sorgere "qualche dubbio".

Non restava da fare che una cosa sola: affrontare la situazione, andare a vedere. E adesso può dire, finalmente: "Tutto a posto, si torna a casa". Non prima, però, di aver lanciato anche un consiglio alla community di follower che lo segue: la cura della propria salute è prioritaria e nulla va mai sottovalutato. "Meglio un controllo in più", che può salvarti la vita, "che uno in meno".

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