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Marchisio ha un piano per la Juve: “C’è bisogno nuovamente di un allenatore con la fame di Conte”

Claudio Marchisio spiega in un’intervista il suo piano per la rinascita della Juventus. L’ex centrocampista e capitano bianconero punta il dito anche contro Allegri e consiglia al club di puntare su un tecnico che abbia la fame di Conte: “C’è bisogno di nuovo di quello”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Claudio Marchisio non è mai stato banale. Dopo l'addio al calcio e alla sua Juventus, il ‘Principino' non si è mai allontanato totalmente dai bianconeri tra interviste, tweet e opinioni in tv. Ha guardato a distanza la crescita della squadra e del club che però, dopo il suo addio, ha vissuto il suo momento più difficile dopo Calciopoli. Le inchieste giudiziarie tra plusvalenze e manovra stipendi hanno destabilizzato completamente il percorso della Vecchia Signora e Marchisio ha puntato il dito anche contro chi avrebbe dovuto fare di più per risollevare la squadra: l'allenatore.

Allegri è stato infatti un argomento centrale nell'intervista che l'ex centrocampista e capitano della Juventus ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport. Oltre a consigliare al club di puntare su un giocatore che lui conosce benissimo come Frattesi, Marchisio si è spinto oltre sottolineando le difficoltà della squadra dovute forse anche a un mancato stimolo in più da parte dello stesso Allegri: "La prima parte non è stata all’altezza della rosa, soprattutto in Champions ha sbagliato in pratica tutte le gare: se si doveva cambiare, si doveva farlo prima del Mondiale, per ricostruire durante la sosta". E infatti ha un piano per i bianconeri che vede Antonio Conte di nuovo al centro del progetto.

Vlahovic ha avuto molte difficoltà dal suo arrivo alla Juventus.
Vlahovic ha avuto molte difficoltà dal suo arrivo alla Juventus.

"Giudicare una stagione così, per l’allenatore e i giocatori, non è semplice – ha spiegato Marchisio – Sappiamo benissimo cosa è successo dopo: in quel momento servono persone capaci di gestire tutto questo, non solo l’allenatore ma anche la squadra. Un’altra rosa e un’altra società non credo che avrebbero retto quel colpo e fatto i punti che ha fatto la Juve". Marchisio riconosce comunque ad Allegri di aver saputo valorizzare al meglio i giovane ma avverte: "Soprattutto livello dirigenziale è cambiato qualcosa, ora la responsabilità è grande: dovranno costruire una squadra solida che possa lottare per lo scudetto".

Non sarà facile e Marchisio lo sa, specie se giocatori come Vlahovic non vengono messi nelle condizioni di esprimersi al meglio: "Era partito molto bene, poi c’è stata la pubalgia, da cui non è semplice guarire con una struttura fisica così – ha spiegato a proposito del serbo – È un potenziale campione ma dall’altra parte ci dev’essere anche un allenatore che riesca a migliorarlo, è anche responsabilità di un tecnico e di uno staff farlo rendere al meglio: molte volte il tipo di gioco di quest’anno non ha giovato a Vlahovic".

Marchisio e Pogba hanno formato uno dei reparti di centrocampo più forti d'Europa insieme a Vidal.
Marchisio e Pogba hanno formato uno dei reparti di centrocampo più forti d'Europa insieme a Vidal.

Un'altra stilettata ad Allegri colpevole in questo caso di non averlo valorizzato al meglio. E proprio per questo motivo Marchisio, ricordando gli anni trascorsi alla Juve con tanto di scudetti vinti a ripetizione dopo la rinascita dalla B, ha un piano perfetto consigliando ai bianconeri di puntare nuovamente sull'ex Tottenham: "Io e i miei compagni abbiamo avuto la fortuna dopo due settimi posti di avere un allenatore (Antonio Conte, ndr) con più fame, ed è riuscito a trasmettercela – ha spiegato – La Juve ha bisogno di nuovo di quello".

I bianconeri avranno però bisogno anche di un Pogba che faccia il Pogba e dimentichi i problemi personali e gli infortuni: "Sapevo già quello che gli è successo – ha sottolineato Marchisio – A lui e alla sua famiglia è successo qualcosa di gravissimo, non mi sorprende che non sia stato al massimo. Ci auguriamo che in estate possa rimettersi a posto fisicamente ma soprattutto di testa, perché sa che deve dare qualcosa in più per questa maglia".

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