Marcello Lippi non farà più l’allenatore: “Ho chiuso, ma resterò nel mondo del calcio”
La carriera di allenatore di Marcello Lippi è finita. L'annuncio lo ha dato lui stesso in un'intervista radiofonica. Il tecnico che guidò l'Italia alla vittoria dei Mondiali del 2006 già anni fa aveva dichiarato che non avrebbe guidato squadre di club, ma si era tenuto la porta aperta per le nazionali, e infatti è stato c.t. della Cina. Ma ora ha detto basta. Termina così ufficialmente la carriera di uno dei migliori allenatori della storia, non solo del calcio italiano. Tecnico preparato, bravo nel leggere le partite e che ha dato sempre grande continuità alle sue squadre. A Radio Sportiva ha detto: "Ho chiuso con il lavoro di allenatore, è giusto così, basta. Magari potrei essere utile in altri ruoli, vediamo. Ma fino a primavera niente". Dunque Lippi lascia la panchina in modo definitivo, ma non chiude la porta totalmente al mondo del calcio. Tempo fa il suo nome era stato fatto per i quadri federali, qualcuno lo vede come direttore tecnico della Nazionale.
Mondiale con l'Italia, Champions con la Juve
Lippi è stato un ottimo difensore che ha legato gran parte della sua carriera alla Sampdoria. Da allenatore ha fatto tanta gavetta e nella stagione 1989-1990 è arrivato in Serie A, ottenne una splendida salvezza con il Cesena, che guidò anche nella stagione seguente, poi un anno in B con la Lucchese prima del primo salto di qualità firmando per l'Atalanta. Un anno splendido a Napoli lo porta alla Juventus: quattro stagioni, tre scudetti e la Champions League del 1996, oltre a un mare di trofei, ma pure due finali di Champions perse. Poi l'Inter e ancora la Juve, altri due scudetti e un'altra finale di Champions finita male. Nel 2004 diventa c.t., due anni dopo trionfa a Berlino: l'Italia di Lippi è campione del mondo, poi dopo l'addio un altro biennio azzurro e una lunga esperienza in Cina tra Guangzhou e nazionale cinese.