Marcello Lippi: “Le giornate non passano mai. I pomeriggi sono lunghi, bisogna arrivare alle sette”

Marcello Lippi ha avuto una vita che la maggior parte delle persone possono solo sognare: successo, fama, denaro. Tutto ai massimi livelli. Tuttora, a pochi giorni dal suo 77simo compleanno (sarà il 12 aprile), il toscano è uno dei totem del calcio italiano, fermato per strada per firmare autografi e scattare foto anche da chi per età non lo ha mai visto in azione su una panchina (e prima ancora in campo da calciatore). "I ricordi sono tanti e non li mando via, anche perché sono quasi tutti felici – racconta oggi Lippi – Però non rivorrei niente indietro, dal momento che ho avuto tutto. Ho avuto la vita migliore del mondo, il mio tempo va bene così".

E tuttavia, quando sei stato al centro dell'universo per una vita, quando hai fatto la storia con Juventus e Italia vincendo tutto quello che si poteva vincere (anche l'ultima Champions League della storia bianconera nel 1996, oltre al Mondiale 2006 con la Nazionale), quando hai portato la tua leggenda di vincitore seriale anche in Cina negli ultimi anni di carriera, quando insomma sei stato Marcello Lippi, non è facile uscire dalla luce dei riflettori e ancor di più dai ritmi frenetici di un'esistenza in cui 24 ore al giorno erano poche.
Marcello Lippi oggi, il suo mondo è Viareggio: "Ma le giornate non passano mai"
È questo ciò che manca al Lippi di oggi: ha tutto, ma non quello che faceva volare minuti, ore, giorni, anni. Marcello ha Viareggio, il mare, la barca ("a fine aprile potrò pensarci"), una famiglia meravigliosa, l'amore della gente. Ma il tempo è diventato un nemico difficile da fronteggiare e Lippi non lo nasconde nella chiacchierata con ‘Repubblica', di fronte al mare della Versilia: "La mattina guardo il mare dal terrazzo della mia casa sul lungomare, poi scendo a fare due passi, oppure prendo la bicicletta. Ma le giornate non passano mai. A volte i giorni sono un problema, specialmente i pomeriggi d'inverno così lunghi. La mattina scendo al mare, poi verso l'ora di pranzo raggiungo Simonetta (la moglie, ndr) nell'altra nostra casa, quella tra la pineta e Torre del Lago, e mangiamo qualcosa insieme. Mi concedo un mezzo bicchiere di vino, così mi prende sonno e posso riposare sul divano. Poi bisogna fare arrivare le sette di sera. Mi annoio un po'".

"Chiudi gli occhi e ascolta le onde. Lo senti il rumore spettacolare? E che profumo! Il mare è la cosa più bella della mia vita, dopo le persone care. Visto? Ho pure l’autista…", racconta Lippi al suo interlocutore, spiegando che ora c'è qualcuno che guida l'auto per lui, visto che da qualche tempo non ha più la patente.
Marcello ha due figli grandi, Stefania e Davide, e due nipoti: "Ormai Lorenzo ha 23 anni, sembra ieri che spingevo il passeggino, invece Mia è piccola, ha nove mesi e mezzo. L'amore di un nonno è più completo di quello di un padre, forse persino più grande. Non esiste Coppa del mondo che valga una gioia simile. Con Simonetta siamo insieme dal 1973. Dev'essere triste invecchiare soli, a me non succederà…".