Maradona vince in cassazione: “Poteva beneficiare del condono fiscale”. In ballo 40 milioni
La Cassazione ha accolto il ricorso presentato nel 2014 da Maradona e con un'ordinanza depositata giovedì 11 marzo ha disposto un nuovo esame della controversia fiscale dell'ex campione, relativa a circa 40 milioni di euro, ma ha soprattutto stabilito che l'argentino poteva beneficiare del condono fiscale. La Camera di Consiglio si è svolta lo scorso 20 ottobre, circa un mese prima della morte di Maradona.
In ballo ci sono 40 milioni di euro
Maradona ottiene un successo anche ora che non c'è più. La Suprema Corte, con un verdetto pubblicato oggi e discusso in udienza a porte chiuse lo scorso 20 ottobre – ha stabilito che l'ex calciatore aveva diritto al condono concesso al Napoli Calcio e convalidato dalla Commissione tributaria centrale di Napoli nel 2013. Si chiude così in parte il contenzioso fiscale dell'argentino. In ballo ci sono circa 40 milioni di euro. Ora la Commissione regionale della Campania dovrà valutare, nell'interesse degli eredi, se ci sono delle pendenze non condonabili.
Maradona non è un evasore
Il legale di Maradona, Angelo Pisani, ha parlato della sentenza in un'intervista a Radio Punto Nuovo: “Finalmente anche la Cassazione mette la parola fine alla vicenda su Maradona e il fisco. Che tra l’altro parla anche di condanna del fisco. Sono veramente contento e credo che Maradona da lì stia sorridendo. Lui sapeva di essere innocente e non voleva nemmeno difendersi, poiché non ne sentiva il bisogno. Poi ci siamo difesi e la Cassazione oggi ha riconosciuto la sua innocenza. Diego è l’esempio del bene che vince sul male. Certo ci sono stati degli ostacoli, ma lui alla fine li ha superati. Diego Armando Maradona è immortale. Sono sicuro che alla fine di tutte queste vicende giudiziarie trionferà la verità. È un uomo di sport".