Maradona, nuove rivelazioni nel processo per la morte di Diego: “Assassinato in una congiunzione diabolica”

Nella quarta udienza del processo per la morte di Diego Armando Maradona nella "casa degli orrori" hanno testimoniato due medici che sono intervenuti il giorno della sua morte, il 25 novembre 2020. L'avvocato Fernando Burlando al Tribunal Oral en lo Criminal N°3 de San Isidro ha dichiarato: "Diego Armando Maradona è stato assassinato in una congiunzione diabolica".
Otto operatori sanitari (il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosacheva, lo psicologo Carlos Díaz, Nancy Forlini, Mariano Perroni) e gli infermieri Ricardo Omar Almirón e Dahiana Gisela Madrid più il medico Pedro Di Spagna sono stati accusati di omicidio per abbandono di persona.

Il medico vicino di casa di Maradona: "Era morto da un paio d'ore"
Un'indagine avviata nel 2021 ha sancito che l'équipe medica ha agito in modo "inappropriato, sproporzionato e sconsiderato". Una vicenda che ha suscitato un enorme dibattito in Argentina e che sta avendo una grnde eco in tutto il mondo.
Il dottor Colin Campbell Irigoyen, vicino di Maradona nel quartiere San Andrés della città di Tigre, è stato il primo medico a testimoniare davanti ai giudici Maximiliano Savarino, Verónica Di Tomasso e Julieta Makintach: "Sono arrivato, gli stavano facendo manovre di rianimazione e l'ho raggiunto con un misuratore della pressione sanguigna e uno stetoscopio. Gli ho misurato i segni vitali ed era molto freddo. Dalla mia esperienza e conoscenza come medico, posso dire che era così da un po' di tempo. Era morto da un paio d'ore… Ho visto che era freddo e non reagiva a nulla".
Il dottore è andato a casa di Maradona dopo una chiamata dello psicologo Carlos Díaz, uno degli accusati.

Il dottor che firmò il certificato di morte di Maradona: "Non volevano accettarlo"
L'altro medico chiamato a testimoniare è Juan Carlos Pinto, dottore della compagnia di medicina d'urgenza +Vida: "Non c'erano abbastanza attrezzature a casa di Maradona per curare il paziente", ha affermato il medico. Dopo aver utilizzato un defibrillatore per rianimare l'ex calciatore ha firmato il certificato di morte alle 13:15.
Juan Carlos Pinto ha confermato di essere stato lui a informare la famiglia della morte di Maradona: "Non volevano accettare che fosse morto. Era morto da un po'. Più di due ore circa. Lo dico per diversi motivi: i segni di rigidità che aveva, la sua postura cadaverica, che è diventata più evidente dopo due ore, e perché aveva segni cadaverici sulla schiena. Mi ha colpito il suo addome estremamente gonfio, come se stesse per esplodere."
Nella precedente udienza del processo, anche l'agente di polizia Lucas Farías aveva dichiarato che nella stanza in cui era stato trovato il corpo di Maradona non c'erano attrezzature mediche e questa cosa che lo aveva sorpreso molto.

Il procuratore mostra una foto inedita: "Ecco come è morto Maradona"
Il primo giorno del processo, il procuratore generale Patricio Ferrari ha mostrato un'immagine inedita di Diego Armando Maradona sdraiato a letto il 25 novembre 2020.
"Ecco come è morto Maradona", ha detto Ferrari, vice procuratore generale del tribunale di San Isidro, mostrando la fotografia e ha chiesto verità per Diego e per i suoi familiari: "Oggi Diego Armando Maradona, i suoi figli, i suoi cari e il popolo argentino meritano giustizia".