Maradona, la perizia sulla morte: “Diego abbandonato dai medici, morì dopo 12 ore di agonia”
Ai magistrati della Procura di San Isidro è stata consegnata la perizia sulla morte di Diego Armando Maradona, lo straordinario calciatore argentino morto lo scorso 25 novembre a 60 anni. Lunga 70 pagine, la relazione della commissione medica ha cercato di stabilire come sia stato curato il campione, che era finito in ospedale circa tre settimane prima e che sempre nel mese di novembre aveva subito un'operazione alla testa. Secondo quanto è riportato nella relazione Maradona avrebbe avuto più chance di sopravvivere se avesse goduto di un trattamento e di un ricovero adeguato e purtroppo ha ricevuto ‘cure inadeguate, carenti e imprudenti dai suoi medici personali'.
Il calciatore argentino dunque poteva essere curato meglio, ma non è possibile dimostrare che con cure diverse Maradona sarebbe avuto molte più chance di sopravvivere.
Sebbene sarebbe contro-fattuale affermare che Diego Armando Maradona non sarebbe deceduto se avesse goduto di un ricovero adeguato, tenendo in conto il quadro documentato nei giorni precedenti alla morte, in un centro assistenziale polivalente e ricevendo una cura concorde con le buone pratiche mediche, concordiamo che avrebbe avuto più chances di sopravvivere.
Maradona abbandonato dai medici
Nel documento è scritto chiaramente che i medici che avevano in cura l'ex calciatore del Napoli avevano ben chiara la situazione, ma nonostante ciò in modo inadeguato e carente si occuparono di Maradona che fu abbandonato a se stesso:
I medici sono stati indifferenti alla questione, non modificando le loro condotte e abbandonarono ‘alla sorte’ lo stato di salute del paziente.
Inoltre nel documento è scritto anche che: "Maradona non godeva del pieno utilizzo delle proprie facoltà mentali e non era in condizioni per prendere decisioni riguardo il proprio stato di salute. La residenza di Tigres era un luogo pieno di inadeguatezze e irregolarità per il trattamento di un malato. E Maradona non avrebbe potuto capire se per lui sarebbe stato meglio ricevere le cure lì o in una regolare struttura ospedaliera".