Maradona e quella denuncia inascoltata: “Lo stanno uccidendo da dentro”
"Lo stanno uccidendo da dentro". A distanza di un anno tornano di stretta attualità oggi, dopo la morte di Maradona e la battaglia per l'eredità che si profila all'orizzonte, le parole scritte in una story di Instagram da Giannina, la seconda delle figlie dell'ex Pibe de Oro nata dal matrimonio con Claudia Villafañe. Temeva per la salute del padre. Era preoccupata dalle condizioni di vita. Aveva capito che la situazione di apparente benessere nella quale viveva era tutta un'illusione. Che le medicine, le stesse medicine prescrittegli per aiutarlo, in realtà lo stavano devastando. Diceva di sentirsi come un leone ma per la giovane D10s era come un felino in gabbia e sedato.
"Lo stanno uccidendo da dentro". È il concetto che ha ripetuto anche nelle dichiarazioni rese dinanzi alla magistratura di San Isidro che ha aperto un'inchiesta sul decesso del Diez avvenuto per grave negligenza medica. Omicidio colposo e abbandono di persona sono le ipotesi di reato prefigurate ma non è escluso che la posizione dei due indagati principali – il neurochirurgo, Leopoldo Luque, e la psichiatra, Agustina Cosachov – possano aggravarsi qualora l'esito degli esami (tossicologico e istopatologico effettuati con l'autopsia) portino sul tavolo degli inquirenti prova a sufficienza perché scatti l'incriminazione e si arrivi addirittura a processo.
Perché, dopo l'operazione alla testa subita nella Clinica Olivos, l'ex campione venne dimesso e lasciato andare a casa? Perché quelle dimissioni – come si dice in gergo – non furono ‘protette', così che potesse svolgere la riabilitazione in un centro specializzato? Chi si è preso la responsabilità di tenerlo in una stanza piccola, con un wc chimico accanto al letto e senza la necessaria assistenza medica?
Ecco perché nella testa di Giannina – e adesso anche del pool della Procura che ha preso in incarico il fascicolo – ronzano ancora quelle frasi. Tutto torna. Tutti i pezzi del mosaico combaciano, sia pure tragicamente. Quell'ansia non era immotivata. La preoccupazione per le circostanze ambientali e l'evoluzione del quadro clinico di Maradona era reale. Suo padre non stava bene, quello stato di benessere era artificioso, fittizio, provocato dalle medicine che prendeva e lo aiutavano a resistere. Ma la ragazza aveva ben chiaro cosa stesse accadendo.
Lo stanno uccidendo da dentro. Non è il suo corpo che lo sta abbandonando… lo stanno uccidendo dentro ma lui non se ne accorge.
Maradona la prese malissimo. Registrò un video-messaggio nel quale rispondeva alla ragazza in maniera molto dura. Le diseredava, urlando in Rete che avrebbe destinato tutti i suoi averi in beneficenza pur di non lasciarli nelle mani di persone che erano interessate più ai suoi soldi che non a lui. L'ex Pibe Accanto a sé aveva Rocío Oliva, l'ultima fidanzata di una relazione durata 8 anni. L'ultima donna che ha giurato vendetta non contro la sua memoria ma verso quelle figlie e la ex consorte che la esclusero dalla camera ardente nel giorno delle esequie. L'ultima donna che è pronta a farsi largo nella controversia legale per ottenere la propria fetta di torta patrimoniale.
Non sto morendo per niente e sono sanissimo – disse Diego -. Non cosa abbia voluto dire Giannina ma so per certo che adesso, con l'avanzare della vecchiaia, gli altri si preoccupano più dell'eredità che non della mia persona. E io dico a tutti che non lascerò loro nulla. Che darò tutto in beneficienza.
È legalmente possibile una cosa del genere? E che valore ha il testamento emerso nelle ultime ore?. Un documento che, redatto a Dubai (durante il soggiorno del Diez nel Paese arabo), estrometteva dall'asse ereditario non solo Giannina ma anche la sorella, Dalma, e la ex moglie, Claudia (quest'ultima in causa per una presunta appropriazione indebita di cimeli ed effetti personali preziosi). Secondo la legge argentina nella linea di discendenza c'è la cosiddetta ‘quota legittima' che spetta agli eredi diretti (figli, nipote, coniuge) e nel caso dei figli è fissata fino a due terzi del patrimonio. Ma questa è un'altra storia, l'ennesimo capitolo della ‘vita' di Maradona che, almeno per ora, non riuscirà a riposare in pace nemmeno da morto.