Manolo Portanova rinviato a giudizio per violenza sessuale di gruppo: rischia 8 anni di carcere
Mentre sta vivendo l'esplosione con la maglia del Genoa, Manolo Portanova deve affrontare una vicenda giudiziaria molto grave: il 21enne centrocampista, che il 18 marzo scorso ha messo a segno il suo primo gol in Serie A, è stato infatti rinviato a giudizio con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Il reato è punito con la reclusione da 8 a 14 anni.
La vicenda per cui Portanova dovrà comparire davanti al GUP del Tribunale di Siena Ilaria Cornetti il prossimo 7 giugno risale allo scorso anno: il 10 giugno il calciatore fu arrestato – e posto ai domiciliari – con l'accusa di aver violentato, assieme ad altri tre giovani, una ragazza di 21 anni dopo una festa a Siena. Solo uno dei quattro accusati ammise di aver avuto un rapporto sessuale, dichiarando peraltro che la ragazza era consenziente. Tutti gli altri negarono l'accaduto.
Scuola Lazio, all'epoca Portanova già era tesserato col Genoa, che a gennaio lo aveva acquistato per 10 milioni dalla Juventus, con cui aveva esordito in Serie A. Dopo l'arresto, il centrocampista si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al GIP. Successivamente i domiciliari gli sono stati revocati ed il figlio d'arte – suo padre Daniele ha avuto una lunga carriera in Serie A – ha potuto iniziare la stagione col Genoa, diventando un pezzo importante della squadra sotto la gestione Blessin. Ormai titolarissimo nella mediana rossoblù, ha realizzato 10 giorni fa la sua prima rete nella massima serie, decisiva per il successo sul Torino per 1-0.
Adesso dovrà giocare questo finale di stagione sapendo di dover poi affrontare un processo per un reato grave: assieme a lui compariranno davanti al Giudice dell'udienza preliminare altri due giovani, mentre un quarto presunto responsabile dello stupro di gruppo era 17enne all'epoca dei fatti e dunque, in quanto minore, nel suo caso è competente il tribunale dei minori di Firenze. I fatti contestati dall'accusa sarebbero avvenuti nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021. Dopo 10 mesi di indagini, interrogatori, accertamenti irripetibili sugli smartphone dei giovani e della ragazza, il procuratore facente funzione Nicola Marini ha disposto il rinvio a giudizio per il giocatore e gli altri imputati.