Manna: “Il Napoli non è ancora costruito per vincere, l’obiettivo era arrivare fra le prime 4”

Il campionato di Serie A si ferma per consentire lo svolgimento dei vari impegni delle nazionali nel mondo. Una sosta che servirà alle varie squadre per tirare le somme di quanto fatto fino a questo momento prima del rush finale. Queste ultime 9 giornate decideranno chi retrocederà, chi avrà accesso a Conference, Europa League e Champions ma soprattutto chi si aggiudicherà il prossimo Scudetto. L'Inter in questo momento è in testa ma alle sue spalle c'è ancora il Napoli che però sta vivendo un momento non proprio facilissimo caratterizzato da pochissime vittorie.
Nel corso della premiazione del premio Maestrelli a Montecatini Terme è stato il direttore sportivo del club azzurro, Giovanni Manna, a parlare del momento della squadra di Conte e degli obiettivi prefissati a inizio stagione. Sicuramente rispetto al decimo posto dell'ultimo campionato in questo momento il Napoli è più che positivo. “L’obiettivo iniziale era arrivare fra le prime 4 e all’inizio della stagione era già un obiettivo importante – spiega -. Ora siamo in lotta per lo scudetto dopo essere stati in testa alla classifica per gran parte del campionato".

A nove giornate dal termine del campionato e della stagione la squadra di Antonio Conte è in piena corsa Scudetto con soli tre punti di ritardo dall'Inter: "Non siamo ancora una squadra costruita per vincere, ma i ragazzi ogni giorno hanno dimostrato di avere dei valori importanti e li stanno mettendo in campo – ha proseguito Manna -. Quest’anno siamo ripartiti dopo un campionato difficile e ogni anno cercheremo di migliorare il nostro organico“. Merito di tutto ciò va dato sicuramente ad Antonio Conte.
Manna svela qual è stato l'acquisto che l'ha reso maggiormente soddisfatto
“Conte è un elemento fondamentale di questo progetto ed è determinante nel lavoro quotidiano, la sua storia parla per lui – prosegue -. La gente di Napoli è tornata a emozionarsi dopo un’annata complicata, e questa è la maggiore soddisfazione che ho avuto modo di vivere". Un appunto anche sul suo lavoro: "L'acquisto di Buongiorno è quello che mi è rimasto di più – ha concluso il direttore sportivo -. È quello che mi ha reso maggiormente orgoglioso. La sua volontà è stata determinante“.